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Qui Firenze – Il tesoro riscoperto.
A cinquant’anni dall’alluvione

rotoli della legge (tagliata orizzontaale)Alcune centinaia i volumi che fanno parte del grande patrimonio librario e documentario della Comunità ebraica fiorentina colpito dall’alluvione del 1966. Esattamente cinquant’anni dopo, molti di quei volumi (che si trovano prevalentemente a Roma e versano in gravi condizioni) torneranno …

Firenze, un premio per i Giusti.
“Onorata nostra storia di pace”

IMG-20150717-05718Sono pagine di storia nel senso letterale del termine quelle che sfoglia il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, accogliendo il riconoscimento conferito a Firenze dalla Fondazione Raoul Wallenberg per il contributo profuso da molti suoi cittadini nel mettere in …

Da Firenze a Siena con un click

sito opera“Raccoglie 15 anni di lavoro e vuol essere una vetrina su ciò che è stato fatto, sui progetti in corso e su quello che ancora si farà. Con l’obiettivo di incentivare supporto esterno e fundraising”.
L’architetto Renzo Funaro, presidente dell’Opera …

Qui Firenze – Mercati e valori Le buone pratiche di accoglienza

ishot-760L’emergenza profughi e le buone pratiche. Con la Comunità ebraica fiorentina che si erge a modello di impegno e solidarietà. Lo ha ricordato Sara Funaro, assessore comunale con delega all’integrazione e alle pari opportunità, che ha voluto aprire la prima …

Firenze – “A viale Ariosto la nostra storia”

funaroI cimiteri sono “gli archivi storici delle Comunità”. E con la loro valorizzazione, con progetti e iniziative mirate, “è possibile riscoprire la vita e la presenza di una Comunità nel suo contesto di riferimento”.
Lo ha sottolineato Renzo Funaro (nell’immagine, …

Firenze – “Limmud, bilancio positivo”

IMG_20150531_175905Centocinquanta partecipanti. La declinazione di tematiche al cuore dell’identità ebraica: dall’educazione dei giovani al ruolo della donna, dallo studio della Torah a quello della mistica e del simbolismo. Senza dimenticare, tra gli appuntamenti più coinvolgenti, il viaggio dell’artista napoletano Raiz …

Firenze – Limmud, porte aperte al confronto

IMG_20150531_103435“Ovunque siate, Limmud vi porterà un passo avanti nel vostro cammino ebraico”. È il messaggio-manifesto che da anni caratterizza l’esperienza di Limmud, grande evento sull’educazione ebraica cui tutti possono contribuire con un proprio intervento che nasce nel 1980 in Gran …

Qui Firenze – Lettere da Urbisaglia

20150518_190133Giornalista, avvocato, linguista, ma anche avventuriero ed esploratore di mondi avvolti dal mistero (tra gli altri, quello davvero pioneristico, degli ebrei d’Etiopia a metà degli anni Trenta del secolo scorso). Carlo Alberto Viterbo (1889-1974), una delle figure più eclettiche e …

Firenze – “Pluralità, valore da custodire”

comparini“Viviamo oggi in un mondo globale e multicentrico. Un mondo in cui però maturano, sempre di più, sentimenti di indifferenza verso le differenze. Un singolare meccanismo geopolitico, ma anche una sfida che è importante affrontare. Perché la pluralità non è …

Firenze – Il ritratto della Memoria

Lucia LeviLucia Levi Levy è stata deportata da Firenze quando ormai si illudeva di essere alle fine di quei terribili mesi ed è rimasta a Fossoli fino al 26 giugno 1944. Era una delle ultime rappresentanti della famiglia Levi, che dal ‘600 guidava la kehillah sefardita; figlia di Ottavio e di Vittorina Sforni, era nata nella villa al Bandino dei nonni paterni e vissuta nella lussuosa cornice del Palazzo Budini Gattai e quindi in una bella villa in via Bovio, nel nuovo quartiere nato con Firenze capitale nei pressi della sinagoga.
Del padre, ottimo pittore, il museo ebraico fiorentino espone due vedute dei Templi gemelli di via delle Oche; la famiglia materna è nota per le sue collezioni di arte. Per un ritratto da fare alla figlia, sposa felice di Albert Levy, rampollo di una nota famiglia di Zante, e già madre di tre figli, i genitori nel 1906 si rivolsero a un giovane promettente artista veneziano, Gino Rossi, che l’ha ritratta a grandezza naturale accanto una vaso di rose rosse, elegantissima in un abito da sera nero con pailletes, riuscendo a comunicare attraverso il suo sguardo e il suo sorriso i sentimenti gioiosi della donna.
All’epoca delle persecuzioni razziali questo periodo di felicità si era già chiuso.