Chag ha-Sukkot – Festa delle Capanne – che celebriamo in questi giorni è una delle tre feste, insieme a Pesach e Shavuoth (Pasqua e Pentecoste) – ricordate nella Torah come tempo di pellegrinaggio per il popolo d’Israele nel luogo prescelto …
Al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
Al Presidente del Senato, Sen. Pietro Grasso
Alla Presidente della Camera, On. Laura Boldrini
Al Presidente del Consiglio, Dott. Matteo Renzi
Alla Rappresentanza permanente italiana presso l’Unesco, Dott.ssa Vincenza Lomonaco
La presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni dichiara:
"Con un voto sconcertante e fuori dalla storia, su cui anche l'Italia porta delle responsabilità, il Consiglio esecutivo dell'Unesco ha avallato la pretesa di alcuni paesi arabi di sradicare ogni riferimento alla radice ebraica dall'area della Città Vecchia di Gerusalemme in cui sorge il Muro Occidentale, il luogo più sacro agli ebrei di tutto il mondo. Gerusalemme, la capitale unica e indivisibile di Israele. Città nella quale oggi, tutte le fedi trovano il loro spazio, garantito dallo Stato, per professare liberamente il proprio credo.
Una decisione che non esito pertanto a definire aberrante e che non può passare nell'indifferenza dell'opinione pubblica, dell’intero governo Italiano e delle Istituzioni europee. Oggi più che mai è invece necessaria una corretta, e non distorta, lettura delle reali concatenazioni storiche che hanno portato all’assetto attuale dei rapporti in medio oriente.
Nella risoluzione votata ieri a larga maggioranza dal Consiglio, ci si riferisce a questi luoghi soltanto con il nome indicato dalla tradizione islamica. Dei 58 paesi rappresentati nel Consiglio, soltanto sei si sono opposti. Voglio qui ricordarli: Stati Uniti d'America, Regno Unito, Germania, Olanda, Lituania ed Estonia.
Questa risoluzione conferma, se mai ce ne fosse bisogno, la totale sconnessione delle Nazioni Unite dagli obiettivi autentici e sinceri che hanno ispirato la sua costituzione nel Dopoguerra. Un’organizzazione che di unito non ha più nulla e che nelle sue diverse ramificazioni si esprime sempre più come realtà politicizzata e appiattita, miope e incapace di farci sognare un futuro di pace e sicurezza”.
Noemi Di Segni, presidente UCEI
Predica calma il ministro degli Interni israeliano Gilad Erdan dopo l’attentato terroristico di Gerusalemme, in cui due persone sono state uccise e altre sei ferite. Parlando nelle scorse ore alla radio dell’esercito israeliano, Erdan ha ribadito che le autorità hanno …
“Avevamo così tanti progetti insieme, una casa, dei figli, e mi hai sempre sostenuta nella mia carriera”. Sono le parole di una moglie in lacrime il simbolo della tragedia avvenuta ieri a Gerusalemme, dove in un attentato terroristico sono state …
Torna il terrore a Gerusalemme e miete ancora delle vittime: Levana Chamama, di sessant’anni, e Yossi Kirma, agente di 29, purtroppo non sono sopravvissuti alle ferite riportate durante l’attentato che ha riportato la violenza nella Capitale d’Israele. A colpire un …
In queste ore dolorose di ultimo commiato a Shimon Peres,
in questi giorni di ulteriori manifestazione di odio razziale e boicottaggio di manifestazioni culturali,
in queste settimane che hanno visto ancora terribili atti di terrorismo in Israele e il suo mancato riconoscimento al diritto di esistere da parte di molte nazioni non affatto unite,
in questi ultimi mesi nei quali l’Europa intera e altri remoti luoghi subiscono strazianti massacri, disintegrazione, sfinimento dei più basilari valori dell’umanità,
in questi ultimi anni di trasmissione continua di odio attraverso le reti sociali e globali dell’orrore,
in questi momenti nei quali la nostra resilienza è messa a dura prova,
il nostro sguardo deve mantenersi fermo e deciso,
la nostra capacità di agire collaborativamente più determinata,
il nostro spirito e la nostra fiducia nel cambiamento immutati,
la nostra Tikvà cantata a voce alta.
Nell'avviarci agli ultimi preparativi per le festività solenni che tra pochissimo si stanno per celebrare, e prima di raccoglierci ciascuno nelle proprie preghiere, invio a voi tutti l’augurio che l’anno 5777 sia ricco di iniziative, di piccole e grandi gioie che attraversano il nostro quotidiano, di Unione delle, e nelle, nostre Comunità, di giovani che con fiducia guardano e coltivano il loro futuro, di una Gerusalemme Capitale che festeggia il suo giubileo e irradia la sua unicità, di una continua fioritura - in ogni campo - di una Israele, che con la sua bandiera, rappresenta i valori della vita, della convivenza e della pace.
Shanà Tova u-mevorechet a voi tutti,
***
Noemi Di Segni, presidente UCEI
Quarantanove anni fa, dopo un’ennesima notte di angoscia in cui Radio Cairo continuava a minacciare un’altra Shoah, invitando tutto il popolo arabo a “gettare tutti gli ebrei nel mare…”, Gerusalemme tornava interamente in mano ebraica dopo quasi 1900 anni. Chissà …
“C’è la Gerusalemme celeste e la Gerusalemme terrena, ma come diceva il mio maestro, il poeta Yehuda Amichai, c’è anche una ‘Gerusalemme che sta nel mezzo’, nella quale spirito e materia si incontrano e creano una vera e propria base …
Due agenti di polizia israeliane e un giovane civile sono rimaste feriti in un attentato compiuto nei pressi della Porta di Damasco, a Gerusalemme, da tre terroristi palestinesi. Le due agenti, di 20 e 19 anni, versano in condizioni gravi …
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