Intitolata ufficialmente ad Arpad Weisz, l’allenatore ungherese che fece grande il Bologna e fu poi ucciso ad Auschwitz, la Curva San Luca dello stadio Dall’Ara.
Erano tra gli altri presenti alla cerimonia di intitolazione l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci, …
Domenica 28 l’appuntamento è con la Run for Mem, la corsa per un ricordo consapevole che prenderà il via alle 11 davanti al Memoriale della Shoah cittadino. Ma già oggi il binomio Sport e Memoria entra nel vivo a Bologna, …
Uno dei più grandi allenatori di sempre per la sua capacità di innovare, costruire, imporre una mentalità vincente. Nato a Solt (Ungheria) nel 1896, morto ad Auschwitz nel 1944, Arpad Weisz ha al suo attivo tre scudetti con Ambrosiana-Inter e …
“Un progetto che aggiunge, non sottrae”.
Il presidente della Comunità ebraica bolognese, Daniele De Paz, aveva fin da subito sgombrato il campo da equivoci. Nessuna memoria da sradicare, nessun oltraggio all’identità cittadina (come invece tuonavano alcuni). Una voce che ha …
“La Comunità ebraica continuerà a tenere un atteggiamento neutrale su questa vicenda, come è giusto che sia. Naturalmente siamo consapevoli del profondo significato che un uomo come Weisz ha ancora oggi per questa città, sia per quella che è stato …
Un campione di tattica e umanità, il dominatore di tre campionati, un grande tecnico scomparso per anni dalla memoria collettiva e solo ultimamente riportato agli onori che merita.
Vita, morte, oblio, riscoperta di Arpad Weisz (1896-1944), il tecnico ungherese che …
Qualcuno lo ha definito il “Josè Mourinho degli anni ‘30”, per la sua capacità di innovare, di creare un rapporto con i suoi calciatori, di essere davvero uno di loro. Certo, al di là dei decenni e dell’abisso che separano …
Apposta, all’interno della scuola Bombicci di Bologna, una targa in ricordo di Roberto Weisz, figlio di Arpad – noto allenatore di calcio degli anni Trenta che, sulle panchine dell’Inter e della squadra felsinea, riuscì nell’impresa di vincere tre scudetti prima …
Un numero che rappresenta un mondo: 18 che con le lettere ebraiche, tutte dotate di valore numerico, si può scrivere chai (lettera chet + lettera iod), cioè vita. Nel segno di questo numero le squadre di Inter e Bologna celebreranno, in occasione dell’incontro valido per i quarti di finale di Coppa Italia, Arpad Weisz, l’allenatore ebreo ungherese che dopo averle portate entrambe a successi e trofei negli anni Trenta, fu costretto a lasciare l’Italia in seguito alle leggi razziste del 1938 e morì ad Auschwitz con la moglie e i due bambini.
“Bellezza, magia, universalità”. Questo è il gioco del pallone secondo il gruppo bolognese W il calcio che ha lanciato l’appello per dedicare la partita Inter-Bologna in programma il prossimo 15 gennaio all’allenatore ebreo ungherese Arpad Weisz.
Dopo l’adesione delle due …
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