Ugei – Un anno per la responsabilità
Anche per i giovani ebrei d’Italia Rosh haShanah coincide con il momento in cui si possono tirare le somme di tutto ciò che è stato fatto nel corso dell’anno appena passato. Dunque anche per noi la conclusione di un anno e l’inizio di uno nuovo diventano un’occasione per fermarci e fare un bilancio di tutto ciò che è stato fatto: possiamo ritenerci orgogliosi per il costante lavoro e per l’impegno messo in tutte le attività e gli eventi che abbiamo proposto. Lo sforzo che abbiamo compiuto in questi anni, insieme a tutti coloro che ci sono stati prima di noi, ha dato i suoi buoni frutti: oggi abbiamo una Ugei rinnovata e fortificata e siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità verso il futuro dell’ebraismo italiano, che è nelle nostre mani.
A tale proposito i Maestri ci insegnano che Rosh haShanah ha un significato collettivo che riguarda l’intero universo poiché in questo giorno ricorre l’anniversario della creazione del mondo narrata in Bereshit, segnando un nuovo inizio per tutti. Ciò significa che collettivamente dobbiamo prenderci la responsabilità di interessarci del nostro futuro e che tutti abbiamo il dovere di mantenere vive e ben salde la nostra identità e la nostra tradizione. Ma il capodanno ha pure un significato che riguarda individualmente ognuno di noi: anche singolarmente, nel nostro piccolo, abbiamo il dovere di rimboccarci le maniche e dare il nostro contributo. L’augurio è dunque che il 5773 possa essere per i giovani ebrei d’Italia un anno di crescita e miglioramento sia a livello collettivo, che individuale, con la speranza che i giovani possano essere sempre più il fulcro dell’ebraismo italiano e delle nostre Comunità. Hatima Tovà a tutti e che il prossimo sia un anno dolce come il miele.
Daniele Massimo Regard, presidente Unione giovani ebrei d’Italia