Qui Milano – Tre giorni per la letteratura ebraica al femminile
“Il mio cuore è così sensibile, io ascolto col cuore, e il parlare con dolcezza ci fa bene”. Questa frase è tratta dal romanzo epistolare Mio cuore di Else Lasker-Schüler (Mio cuore e altri scritti, Guinti editore), di cui l’attrice Miriam Camerini ha recitato alcuni brani questa mattina nell’ambito del convegno “La letteratura ebraica al femminile”. Tre giorni di letture, interventi e commenti da parte di professori ed esperti provenienti da atenei sia italiani che esteri nelle aule dell’Università Statale di Milano.
Il tema tratta appunto delle donne, scrittrici, poetesse e anche registe che hanno da sempre animato la letteratura ebraica di tutto il mondo. I diversi interventi infatti accompagnano il pubblico in un viaggio alla scoperta di queste artiste non solo nel tempo, perché dalle prime attestazioni di poesia femminile in yiddish antico si arriva ad analizzare la produzione figlia della tragedia della Shoah, ma anche nello spazio, portando dall’Oriente alla Germania, dall’Egitto all’Argentina, dall’America all’Andalusia e ancora fino a Cuba, l’Austria, Israele.
Nella giornata di ieri si sono alternati numerosi interventi tenuti da professori israeliani, Ch. Turniansky dell’Università Ebraica di Gerusalemme e C. Rosenzweig dell’Università di Bar Ilan, e di docenti di varie università di città italiane, Milano, Venezia e Napoli.
La mattinata di oggi si è svolta quasi tutta all’insegna della letteratura ebraica in lingua tedesca, con gli interventi di K.B. Gilardoni-Büch su Anna Seghers e Mascha Kaléko, M. Castellari su Grete Weil, M. Paleari su Else Lasker-Schüler, di A. Costazza su Esther Dischereit, Lea Fleischmann e Barbara Honigmann, e P.Bozzi sull’opera di R. Ausländer, C. Pagetti su Cynthia Ozik ed Eva Hoffman, tutti professori dell’Università degli studi di Milano. Al centro soprattutto la questione identitaria della donna, divisa fra mito e realtà, memorie anche dolorose e senso civico, tradizione e desiderio di affermarsi.
Il pomeriggio sarà scandito dagli interventi di O. Palusci (Università degli Studi l’Orientale di Napoli), I. Bajini, I. Scarabelli, E. Perassi (Università degli Studi di Milano), E. Cattarulla (Università degli Studi Roma 3) e dell’argentina Ana María Shua.
Il convegno si concluderà con la mattinata di domani che sarà riservata ai giovani ricercatori, con i contributi di F. Gorgoni (Aix-Marseille Universitè), E. Baricci (Università degli Studi di Siena), D. Miccoli (European University Institute di Firenze), L. Sarti (Università degli Studi di Firenze), C. M. Buglioni, M. Bertocchi, G. Peroni (Università degli Studi di Milano), G. Vacchelli (Università degli Studi di Bergamo).
Non solo conferenze però all’interno del convegno. Ieri sera infatti si è tenuto un concerto, con antichi canti sefarditi in giudeo spagnolo trasmessi per via femminile fino all’età moderna, introdotto da E. Seroussi (Università Ebraica di Gerusalemme) ed eseguito da Caterina Trogu Roehrich (canto), Lydia Cevidalli (violino), Simone Bellucci (chitarra). E anche stasera ci sarà un momento di intrattenimento con la proiezione di alcuni spezzoni di film di registe ebree: Les Chants des mariées (2008) di
Karin Albou (Francia), Cinco dias sin Nora di Mariana Chenillo (Messico), Lemale’ ‘et
haKhallal (“riempire il vuoto”) di Rama Burshtein (Israele). I film saranno introdotti e commentati da M. Chamla (Milano) e R. De Berti (Università degli Studi di Milano).
Il programma completo è scaricabile dal sito www.letterefilosofia.unimi.it
Francesca Matalon twitter @MatalonF