Fausta (1920-2013) e Milena (1929-2013)
Dolore e commozione nell’Italia ebraica
Storie profondamente diverse, un comune intreccio di Memoria nelle pieghe più oscure e drammatiche del Novecento. L’Italia ebraica saluta in queste ore due testimoni dirette della Shoah che ci hanno lasciato: Fausta Finzi (Milano) e Milena Zarfati (Roma).
Sopravvissuta al campo di Ravensbruck, Fausta Finzi aveva da poco compiuto 93 anni. Il ricordo di quei giorni terribili, oltre alla testimonianza nelle scuole, è stato affidato a due scritti autobiografici: Varcare la soglia e A riveder le stelle.
Nata nel 1929, Milena Zarfati fu arrestata nel 1944 a Roma e deportata ad Auschwitz Birkenau. Tra le poche a concludere la marcia della morte, fu liberata a Bergen Belsen. Non vi avrebbe più fatto ritorno, come ha ricordato in una nota il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici.
“L’immensa sofferenza ma anche il coraggio e la forza d’animo che hanno caratterizzato giovani vite segnate dall’odio e dalla persecuzione sono un richiamo fortissimo per i nostri giovani affinché, guardando al domani, abbiano a cuore la costruzione di un futuro di autentica pace e fratellanza tra i popoli”. Ad affermarlo il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna che, nell’occasione, ha inoltre espresso “la partecipazione di tutti gli ebrei italiani al dolore delle famiglie e delle rispettive Comunità con l’auspicio che il ricordo di Fausta e Milena possa essere sempre di benedizione per noi tutti”.
(27 giugno 2013)