Qui Milano – “Nel caso non ci rivedessimo”. Un libro di amore, un libro di dolore
Affollatissima la rinnovata sala della Libreria Claudiana di Milano per la presentazione del libro “Nel caso non ci rivedessimo” (Archinto) scritto da Giorgio Sacerdoti, consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e presidente della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea (clicca qui per leggere l’approfondimento pubblicato da Pagine Ebraiche negli scorsi mesi).
A introdurre l’evento, Paola Sereni in rappresentanza dell’Associazione Nuovo Convegno, promotrice dell’appuntamento insieme allo stesso Cdec (relatore anche il suo direttore Michele Sarfatti).
“Un libro d’amore” così la professoressa Sereni descrive l’intreccio della storia (vera) di due famiglie ebraiche dagli anni felici dopo la prima guerra mondiale alla persecuzione nazifascista, la fuga, e i diversi destini dei loro membri: i Klein, tedeschi di Colonia fuggiti in Olanda verranno inghiottiti dal buio della deportazione, la figlia, Ilse, sposata con l’italiano Piero Sacerdoti, e il neonato Giorgio (lo stesso autore), riusciranno, con molte vicissitudini, a mettersi in salvo. Una storia cucita intorno alle lettere scambiate in quegli anni nell’Europa messa a ferro e fuoco dalla guerra. A ricostruire il quadro del periodo è il professor Sarfatti, che spiega anche come la presenza, nella stessa storia, di persone che si salvarono e di chi invece non vi riuscì, è una caratteristica rara. A leggere alcuni stralci delle lettere contenute nel libro è stato poi Sacerdoti, che ha raccontato anche l’epilogo delle vicende, un messaggio giunto alcuni anni fa dai ragazzi del liceo di Colonia dove aveva studiato il fratello di sua madre Ilse, ucciso a soli 23 anni, che cercavano informazioni sugli alunni ebrei espulsi, e il viaggio in Germania per andare a trovarli e partecipare alla posa della Pietra d’inciampo davanti alla casa che era stata dei Klein.
(13 settembre 2013)