Qui Milano – Parole, silenzio, note in musica Jewish and the City al gran finale
Silenzio. Silenzio nella tradizione scritta e nella tradizione orale. Come unico strumento per far risuonare la parola, per innalzare la musica. E’ dedicato al silenzio, il gran finale di Jewish and the City, il festival di cultura ebraica organizzato dalla Comunità ebraica e dal Comune di Milano con il patrocinio di Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Rai, Regione e Provincia. In una Sinagoga centrale piena fino alle ultime file del matroneo, a offrire spunti e suggestioni comparate sono il rabbino Benedetto Carucci Viterbi, il priore Enzo Bianchi, lo scrittore Erri De Luca, introdotti dalla saggista Gabriella Caramore, e accompagnati dalla chitarra del maestro Emanuele Segre e il talmudista francese Marc-Alain Ouaknin, protagonista di una rara lectio magistralis.
“Vi ringrazio per aver bussato alle nostre porte, aiutandoci a ricordare chi siamo” ha sottolineato rivolgendosi ai cittadini milanesi il direttore scientifico del festival e direttore del Dipartimento educazione e cultura dell’UCEI rav Roberto Della Rocca, citando un racconto della tradizione chassidica.