Qui Milano – Cdec, Memoriale, città. Storia di una sinergia vincente

auditorium memorialeTermina nel pomeriggio di lunedì 18 novembre alle 18 il ciclo di incontri “1943-2013. A settanta anni dalla deportazione degli ebrei da Milano e dall’Italia” organizzato dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea e dalla Fondazione Memoriale della Shoah proprio nelle strutture sorte presso il Binario 21 nei sotterranei della Stazione centrale di Milano in Piazza Edmond J. Safra 1. L’iniziativa, che si avvale anche della collaborazione del Consolato generale di Polonia del capoluogo lombardo, ha offerto nelle scorse settimane l’intervento di alcuni tra i più importanti storici della Shoah in Italia, il direttore del Cdec Michele Sarfatti, Liliana Picciotto, autrice de “Il libro della Memoria” e consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il direttore della Fondazione Museo della Shoah di Roma Marcello Pezzetti. A concludere oggi, nell’Auditorium Joseph e Jeanne Nissim, sarà un’ospite d’eccezione, Jadwiga Pinderska-Lech, storica del Museo statale di Auschwitz che si occuperà de “Il campo di Auschwitz con particolare riguardo ai deportati dall’Italia”. “Questo incontro sarà molto importante, lo abbiamo pensato per unire le due tappe della storia – spiega Sarfatti – Grazie all’impegno del Consolato di Polonia abbiamo già raccolto l’adesione anche dei Consoli di Germania e di Ungheria, che assume per noi un alto significato”. Anche il bilancio complessivo del ciclo è positivo. “La partecipazione è stata alta e in crescita incontro dopo incontro”.
“Avere il Memoriale rappresenta una potenzialità incredibile – sottolinea Picciotto – Abbiamo visto che il pubblico lo ha apprezzato e qualcuno addirittura è tornato per più di una conferenza. Inoltre con l’intervento della professoressa Pinderska-Lech, che è molto coinvolta con le cose italiane anche perché conosce la lingua, gettiamo fuori un ponte importante per la circolazione di idee e notizie”.
“Ricordiamo che tutti i convogli che partirono a Milano giunsero ad Auschwitz, per questo lo scambio fra le reciproche realtà è fondamentale” evidenzia anche il professor Pezzetti, già storico del Centro di documentazione, che parla anche di “straordinaria sinergia, molto milanese” tra Memoriale, Cdec e anche Associazione Figli della Shoah. “Per me è stato un po’ un ritorno a casa. Questa sinergia deve proseguire, magari con un progetto scientifico, che consenta la piena operatività del Memoriale, uno straordinario luogo di Memoria che ha tra l’altro a disposizione uno spazio immenso. Speriamo di poter collaborare anche noi”.
A introdurre oggi la storica polacca sarà il vicepresidente della Fondazione Memoriale e vicepresidente UCEI Roberto Jarach, che fa il punto sullo stato dell’arte della struttura. “Questi incontri sono stati anche un’occasione per testarla e direi che il livello di accoglienza garantito al pubblico è buono. Inoltre la grande maggioranza è sempre arrivata in anticipo per prendere parte anche alla visita guidata del Memoriale”. Mentre partiranno a dicembre le visite delle scuole (già arrivate le prime prenotazioni) molto positivo è definito l’avvio della collaborazione con il Cdec “Speriamo che dopo questo primo esperimento possa crescere e migliorare sempre di più” conclude Jarach.

r.t.

(18 novembre 2013)