Qui Milano – La città riafferma la Memoria
“Non avremmo potuto accogliere più partecipanti di quanti ne abbiamo avuti”. Esprime soddisfazione il vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach per la due giorni di apertura pubblica della struttura nei sotterranei della Stazione centrale. Oltre 7500 i milanesi che hanno partecipato all’iniziativa predisposta in occasione del Giorno della Memoria. “Un grande lavoro è stato svolto delle guide dell’Associazione Figli della Shoah e dai volontari” prosegue Jarach che spiega anche l’apprezzamento dei cittadini per la compagnia degli esponenti della cultura e della società milanese che hanno condiviso con i visitatori il giro e le riflessioni. E c’è un altro segnale importante che viene messo in rilievo dal vicepresidente UCEI: come in tanti abbiamo voluto raccogliere l’appello a fare una donazione, “recependo l’importanza del completare il progetto, obiettivo per cui abbiamo ancora bisogno di fondi”.
Il ruolo del Memoriale nel dimostrare una volta di più che le responsabilità italiane nella Shoah furono tutt’altro che marginali è stato evidenziato dal direttore del Corriere della Sera e presidente della Fondazione Memoriale Ferruccio de Bortoli, introducendo il concerto “La musica della Memoria” presso il Conservatorio di Milano (nell’immagine).
La manifestazione organizzata per il Giorno della Memoria da Associazione Figli della Shoah, Comunità ebraica di Milano, Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea e Fondazione Memoriale, con il patrocinio di Comune, Provincia e Regione, ha rappresentato infatti non soltanto un’occasione per ascoltare le musiche dei compositori Hans Kràsa, Leone Sinigaglia e Mario Castelnuovo-Tedesco, che vissero gli anni terribili, ma anche per riflettere.
Liliana Segre e Goti Bauer, sopravvissute ad Auschwitz, hanno condiviso con il pubblico l’esperienza di portare la testimonianza della Shoah nelle scuole e nella società. Il direttore del Cdec Michele Sarfatti ha ricordato il dibattito circa l’efficacia e l’impostazione del Giorno della Memoria aperto dal nuovo libro di Elena Loewenthal “Contro il Giorno della Memoria” (Add). A eseguire le musiche, l’Orchestra e il Coro di Voci Bianche dell’istituzione musicale milanese diretta da Alessandro Melchiorre, insieme ai musicisti Daniele Bonini, Francesco Mariotti ed Emanuele Segre.
“L’assunzione di responsabilità rappresenta un concetto fondamentale nella tradizione ebraica” ha ricordato il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib portando il suo saluto all’iniziativa. Un approccio che deve riguardare tutta la società e le istituzioni italiane di fronte a quanto avvenne durante la Shoah.
Perché, affinché la Memoria non rappresenti soltanto una serie di piatti ritornelli retorici ma la presa di coscienza di quanto accadde e delle colpe di chi lo rese possibile, l’assunzione di responsabilità è fondamentale.
Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
(28 gennaio 2014)