Ugei – Discriminazioni: quali norme
“Il passato è evanescente, il futuro incerto”. Questo lo scenario dipinto dal filosofo Salvatore Natoli, all’interno del quale i giovani devono confrontarsi e scontrarsi col fenomeno delle discriminazioni in atto in Italia ai danni di diverse minoranze. Un tema complesso e attuale affrontato ieri sera nell’evocativo contesto del Memoriale della Shoah di Milano, nel corso dell’incontro “Discriminazioni: quali norme?” organizzato dall’Unione Giovani Ebrei d’Italia per guidare proprio i giovani nella comprensione e nell’individuazione dei mezzi di prevenzione e di repressione più efficaci. Molti gli interrogativi a cui hanno cercato di rispondere i relatori, moderati dalla consigliera Ugei Talia Bidussa. Oltre a Natoli, a sviluppare una riflessione approfondita e articolata lo storico Marcello Flores, che si è concentrato sul dibattito recente e scottante sulla proposta di legge in Parlamento che istituirebbe il reato di negazionismo, il presidente dell’Arcigay Flavio Romani, che ha raccontato l’incessante lotta degli omosessuali per essere tutelati dalla legge al pari di altre minoranze, e l’avvocato costituzionalista Massimo Clara, che ha illustrato quali potrebbero essere i processi interpretativi della Costituzione italiana più al passo con i tempi e dunque adatti a venire incontro a queste esigenze di maggiore controllo da parte dello Stato. La miglior risposta contro le discriminazioni è dunque una legge? Una domanda difficile che ha dato vita a un dibattito sfaccettato, ma che vede concordi tutti i relatori sul fatto che sia in ogni caso necessario attuare innanzi tutto una politica di tipo culturale, una battaglia da combattere sui banchi di scuola e sui giornali, perché i giovani siano sensibilizzati ma soprattutto informati. Presente all’incontro anche il presidente Ugei Simone Disegni, che ha descritto l’impegno costante e mirato del Consiglio.
Francesca Matalon
(12 febbraio 2014)