DafDaf – Gocce di musica
Il numero 42 di DafDaf, il giornale ebraico dei bambini, anche a marzo propone due pagine dedicate alla musica. Questa volta però Maria Teresa Milano, che delle pagine è autrice, propone a tutti i giovani lettori di provare a cantare insieme. Basta seguire le istruzioni: c’è ancora qualche giorno per imparare parole e musica di “Gheshem Gheshem” e l’appuntamento per tutti è giovedì pomeriggio alle sei, a cantare davanti alla finestra. E perché no, potreste fare qualche fotografia e mandarla a info@dafdaf.it
Stamattina mi sono seduta al pc, pronta a scrivere il consueto pezzo di musica per DafDaf. Argomento deciso (la musica israeliana), lunghezza pure (due pagine), ne avevo già parlato con la redazione, avevo perfino il titolo e una buona citazione per iniziare: “La musica israeliana è come una macedonia molto ricca, in cui frutti diversi compongono un mix originale e delizioso”. (Shlomo Gronich – cantante, compositore e direttore di coro, Israele).
Avevo già messo in conto di suddividere l’argomento in diversi numeri, per poter raccontare le origini e le evoluzioni della musica di Israele, i suoi generi diversi, le contaminazioni con le culture del mondo e l’originalità che nasce dall’incontro con gli immigrati, che per tutto il secolo scorso, nei bagagli hanno portato melodie e ritmi delle terre d’origine: la musica classica europea, la tradizione russa e polacca, le melodie yemenite, il sound dei falasha… Argomento vastissimo, chissà quanti numeri ci vorranno, pensavo tra me e me. Ero pronta, davvero, se non fosse stato per quel ritmo regolare e sommesso che mi accompagna ormai da giorni, il ritmo della pioggia che batte contro i vetri e gocciola nelle grondaie e non mi permette di concentrarmi.
Mi sono allontanata dal pc, sono andata alla finestra e ho iniziato a canticchiare:
“Gheshem, gheshem mishamaim, Kol hayom tipot hamaym. Tif-Tif-Taf, Tif-Tif-Taf, Makhau kaf el kaf”, “Pioggia pioggia dal cielo, tutto il giorno gocce di pioggia, Tif-Tif-Taf, Tif-Tif-Taf, battete le mani”.
E ho cominciato a pensare a quanto mi sarebbe piaciuto cantarla con voi lettori di DafDaf, perché cantare insieme fa passare la noia della pioggia e mette allegria, ho immaginato di poterci dare un appuntamento virtuale e intonare Gheshem Gheshem tutti insieme, ciascuno dalla sua città, come se fossimo un coro e magari… Già, ma come facciamo a impararla se non abbiamo una partitura?
Ok, vediamo se YouTube può esserci d’aiuto. Digito gheshem gheshem poco convinta, in fondo è solo una semplice canzoncina sulla pioggia e invece, con grande sorpresa, salta fuori una serie incredibile di link. Scopro che accanto ai classici video di famiglia e di scuola, vi sono altre versioni, alcune molto serie come quella polifonica del coro giovanile Shir Choir diretto da Naomi Teplow o quella classicheggiante, quasi un mottetto e proprio per questo ancor più divertente, di un gruppo vocale femminile, le Wishful Singing. Trovate la loro esibizione ad Amsterdam con il titolo Gheshem Mishamayim. E cosa non succede se si inserisce il titolo ebraico גשם גשם משמים !
Provateci, troverete tante altre versioni molto belle, a cappella o con accompagnamento, semplici e lineari oppure polifoniche, insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. Scegliete quella che volete e il primo giovedì dopo l’arrivo di DafDaf nella vostra buca delle lettere, anzi, il primo giovedì di marzo, il 6, alle 18.00 in punto saremo tutti alla finestra a cantare la canzone della pioggia, ciascuno nella versione che preferisce.
Sono sicura che saremo un coro fantastico!
E il prossimo numero, che piova o faccia bello, vi aspetto con Israele e la sua squisita “macedonia di suoni”.
Maria Teresa Milano, DafDaf 43, marzo 2014
(2 marzo 2014)