Qui Bologna – Leggere per Crescere
Lo yiddish vince e torna bambino
Un alfabeto di poesie yiddish per bambini, Mejn Alef Bejs, è il vincitore del Bologna Ragazzi Award, nella categoria Non Fiction. I giurati della Bologna Children’s Book Fair, il più grande evento internazionale dedicato all’editoria per bambini e ragazzi, hanno votato all’unanimità e scritto nelle motivazioni del premio che il libro, pubblicato dall’associazione polacca di cultura ebraica Czulent di Cracovia, è “un lavoro singolare, sapiente dal punto di vista della grafica, che risulta moderno e tradizionale al contempo”. I testi del poeta Jehoszua Kaminski, ebreo polacco che scriveva in Yiddish, sono illustrati dalla giovanissima Urszula Palusinska che ieri ha anche animato un laboratorio, nel padiglione di Non ditelo ai grandi – la libreria internazionale che apre al pubblico le porta della fiera. A partire dalla forma delle lettere dello yiddish i bambini hanno costruito storie di animali, fra risate, colori, forbici e carta colorata.
Il libro ha un terzo autore, Wojciech Wilczyk, che – basandosi su una traduzione della filologa Szymaniak – ha adattato le rime di Kaminski in polacco, in modo che a ogni lettera corrispondano entrambe le versioni. E tre sono pure i volumi della serie pubblicata da Czulent, grazie al lavoro della giornalista Anna Makowka: oltre a Mejn Alef Bejs sono stati pubblicati A Majse – versi in Yiddish che insegnano a contare giocando con le tradizioni ebraiche – e Jontew Leader, le cui rime presentano le principali feste e ricorrenze.
Ada Treves twitter @atrevesmoked