…radici

Le elezioni polacche, di cui al momento in cui scrivo conosco solo i risultati degli exit poll, non ci dicono nulla di buono. Come dice Adam Mischnik in un’intervista di ieri a Repubblica, è il riemergere nell’Europa dell’Est del post-comunismo dei nazionalismi, con il loro strascico di razzismo, autoritarismo, antisemitismo. Dopo l’Ungheria, sarà di nuovo la Polonia? E l’Unione Europea, su cui tanto avevamo sperato per garantire ai paesi dell’Europa democrazia e libertà, come potrà reagire a questa deriva nazionalista? E sarà capace di farlo, e avrà voglia di farlo, o prevarrà l’attendismo già realizzatosi dopo le elezioni ungheresi, l’ignavia e l’incapacità di richiamare alle radici ideali di questa Europa tanto a rischio?

Anna Foa, storica

(11 maggio 2015)