In ascolto – Ezra Aharon
Si è recentemente ricordato il dramma degli ebrei che lungo gli anni furono costretti a lasciare la loro casa nei paesi arabi e a trovare rifugio altrove. L’esodo fu compiuto da migliaia di persone, tra loro molti musicisti che portarono con sé le tradizioni musicali dei luoghi d’origine.
Ezra Aharon, nato nel 1903, era suonatore di oud e cantore nella banda reale presso la corte iraqena. Nel 1932 viene inviato ufficialmente al primo congresso dedicato alla musica araba a Il Cairo, evento destinato a divenire una pietra miliare nella evoluzione dell’etnomusicologia e due anni dopo riceve l’invito a esibirsi alla Fiera del Levante a Tel Aviv. È l’autunno del 1934 e l’Iraq vede crescere la forza del movimento panarabo insieme alla propaganda antisemita e antibritannica. L’invito alla Fiera del Levante di Tel Aviv fornisce a Ezra Aharon l’occasione giusta per fuggire dal suo paese e cercare rifugio nella Palestina mandataria. Trovandosi in una situazione pericolosa, sceglie di non esibirsi alla Fiera e organizza un concerto per un pubblico ristretto a Gerusalemme, basato su un repertorio di canzoni in arabo. Qui incontra David Yellin, pioniere del sionismo, politico attivo nella città di Gerusalemme e docente nonché fondatore e primo presidente dell’Associazione Insegnanti. Yellin spiega a Ezra Aharon che non avrà pubblico per un concerto di canzoni in arabo per cui lavora con lui adattando poesie in ebraico su melodie arabe. In effetti il consiglio si rivela saggio ed Ezra Aharon comincia la sua serie di concerti, puntualmente introdotti da David Yellin, che con il tempo gli procurano pubblico e un buon lavoro come musicista nella sua nuova terra, grazie anche all’arrivo di Robert Lachmann, musicologo di grande talento rimosso dai nazisti dal suo impiego presso la Berlin State Library. Lachmann accoglie la richiesta del professor Magnes, preside della Hebrew University di creare un archivio di musica orientale a Gerusalemme e quando lascia Berlino prende con sé il fonografo, le registrazioni effettuate negli anni 20 in Nord Africa e a Djerba e quelle realizzate al Congresso de Il Cairo dove, caso vuole, aveva raccolto anche l’oud e la voce di Ezra Aharon. E sempre il caso vuole che Robert Lachmann ed Ezra Aharon si incontrino per caso un giorno, passeggiando per le vie di Gerusalemme e bastano pochi minuti per decidere di lavorare insieme nella ricerca sugli intrecci di musica araba e tradizione ebraica, ovvero sulle radici della musica mizrahi, che oggi vive un momento intenso e di grande evoluzione.
Ezra Aharon si rivela bravo musicista e bravo studioso, dunque nel 1936 la neonata Palestine Broadcast Service gli affida la creazione e conduzione di un programma dedicato ai “Suoni dell’est”, in cui lui raccoglie diversi musicisti ebrei fuggiti dai paesi arabi, che hanno portato con sé gli strumenti tradizionali e organizza anche un piccolo coro per cui compone canzoni in ebraico.
Ezra Aharon è una delle figure importanti del grande esodo, che ha cercato di rivestire la musica araba di un nuovo stile ebraico nazionale.
Maria Teresa Milano
Consiglio d’ascolto:
(1 dicembre 2016)