Dossier Golem: Una storia, mille versioni
Da Frankenstein alle avventure di Topolino ne L’apprendista stregone fino al computer di 2001 Odissea nello spazio, sono mille le varianti di una storia che ai bambini risulta inevitabilmente irresistibile. Un guscio senz’anima diventa una creatura viva, una storia mitologica che affonda le proprie radici nella storia delle storie, quella della creazione. Adamo, fatto di polvere, riceve il dono più grande, quello della vita. Il Golem, creatura d’argilla, grazie al potere della parola, diventa in qualche modo un essere vivente. E non solo: ad aggiungere fascino e suspence, si comporta in maniera imprevedibile e sfugge al controllo del suo creatore, lo attacca per poi spesso perdere il controllo della sua stessa violenza e finire per autodistruggersi. Non sono storie sempre serene, anzi: la leggenda del Golem di Praga ha ispirato mille racconti, nei secoli, a partire da quello che narra di Rabbi Loew, il Maharal, che nel sedicesimo secolo aveva creato una “creatura informe” – questo il significato del termine ebraico da cui deriva la parola golem – per difendere il ghetto dai pogrom. Dalle versioni più note, per esempio di Gustav Meyrink e Elie Wiesel, si è arrivati agli X-Files e ai Simpson, e ai numerosi libri per bambini e ragazzi che sono usciti negli ultimi anni, a testimoniare un interesse in crescita. Come abbiamo raccontato la scorsa primavera, nel dossier Leggere per crescere, dedicato ai libri per piccoli lettori, la vicenda del Golem ha talmente colpito Anke Kuhl, autrice e illustratrice tedesca, da portarla a dedicarsi allo studio delle sue origini, a partire dai libri antichi, per concedersi poi il tempo di creare il graphic novel Lehmriese lebt!, pubblicato da Reprodukt, che pur pensato per i bambini non mancherà di colpire anche i lettori adulti. Parallelamente l’oramai storica collaborazione fra un’autrice franco-tunisina, Irène Cohen-Janca, e l’illustratore piemontese Maurizio Quarello ha portato in libreria, per i tipi di Orecchio acerbo Frantz e il Golem, una storia che intreccia tradizione e fantasia sullo sfondo di una Praga illuminata dalla luna. Golem di David Wisniewski (pubblicato da Clarion Books) ha vinto la Caldecott Medal come miglior libro illustrato e con toni decisamente inquietanti – non è adatto ai più piccoli – affronta il tema dei sacrifici e dell’uso del sangue. Le illustrazioni contribuiscono all’atmosfera cupa e centrale è il tema della crescente umanità del Golem, che non è in grado di controllare la propria rabbia ma si incanta davanti all’alba, e si emoziona per un fiore, fino a supplicare il suo creatore di lasciarlo vivere, perché “La vita è così preziosa per me”, dice. Sono tanti i libri per ragazzi in inglese che si rifanno alla tradizione golemica, e da The Golem’s Latkes a The Golem: A Jewish Legend di Beverly Brodsky McDermott passando per Clay Man: The Golem of Prague la scelta è talmente interessante che sorprende come nessun editore italiano ne abbia ancora voluto approfittare.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
dal dossier Golem, Pagine Ebraiche, gennaio 2017
Illustrazione tratta da Golem, scritto e illustrato da David Wisniewski
(6 gennaio 2017)