melamed, dialogo – L’amico dei bambini

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Il 9 ottobre 1982 perdeva la vita in un attentato terroristico di matrice palestinese al Tempio Maggiore di Roma il piccolo Stefano Gaj Tachè, di appena due anni. Un evento che ha segnato profondamente l’ebraismo italiano, per la prima volta vittima della violenza più efferata dopo gli anni bui della Shoah. Oltre alla perdita di Stefano, quasi quaranta persone rimasero ferite nell’attentato.
Alla memoria di Stefano è intitolato il progetto “L’amico dei bambini”, realizzato dal Comune di Roma in collaborazione con la Comunità ebraica capitolina e promosso dall’Associazione Ebraismo & Dintorni, rivolto alle scuole elementari della città. Giunto alla quattordicesima edizione, il progetto prevede un percorso formativo finalizzato a far riflettere sul valore della conoscenza e del dialogo, sul significato dell’uguaglianza, sul rispetto di ogni persona e sulla necessità di combattere qualsiasi forma di pregiudizio. Quest’anno hanno partecipato oltre trecento bambini di quattro diverse scuole (della scuola ebraica Vittorio Polacco e degli istituti comprensivi Via Soriso, Castelverde e Padre Semeria), che sono stati premiati con degli attestati consegnati mercoledì scorso in una cerimonia alla Sala della Protomoteca al Campidoglio.
Presenti all’incontro con i bambini, l’Assessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre, la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Presidente dell’Associazione Ebraismo & Dintorni Raffaele Pace e Gadiel Tachè, fratello di Stefano, che da anni, con la famiglia, segue e promuove iniziative nel segno dell’impegno civico, volte a ricordare il tragico evento e a promuovere i suddetti valori.
La mattinata ha visto i bambini delle diverse scuole mostrare i lavori realizzati per il progetto, mentre i piccoli della Scuola ebraica hanno intonato diverse canzoni ebraiche. La mattinata si è conclusa con una esibizione della banda municipale, e con la piantumazione di un albero di melograno sulla terrazza Caffarelli, splendido giardino affacciato su Roma, dal quale si può ammirare, con un raro colpo d’occhio, il Tempio Maggiore.

Marco Di Porto

(19 maggio 2017)