Parlamento Ue agli Stati membriFate di più contro l’antisemitismo
“L’incitamento all’odio e la violenza nei confronti dei cittadini ebrei europei sono incompatibili con i valori dell’Ue, per cui tutti gli Stati membri devono adottare misure per garantire” la loro sicurezza. È quanto recita la risoluzione approvata ieri dal Parlamento dell’Unione Europea che chiede a ciascun Stato membro di adottare la definizione operativa di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), rete intergovernativa composta da 31 nazioni e impegnata nel promuovere l’educazione della Memoria della Shoah. “È un giorno storico per la lotta contro l’odio antisemita e per la protezione degli ebrei d’Europa”, ha dichiarato il presidente dello European Jewish Congress Moshe Kantor. Da Bruxelles arriva la richiesta ai leader politici nazionali di opporsi “sistematicamente e pubblicamente” alle dichiarazioni antisemite e la richiesta che ogni Stato membro di nomini un coordinatore nazionale per combattere l’antisemitismo. Nel documento si evidenzia che “la motivazione razziale deve rappresentare un aggravante nella persecuzione di atti criminali, e che gli atti antisemiti su internet dovrebbero essere perseguiti proprio come quelli commessi offline”. A riguardo, si sottolinea come i motori di ricerca, i social media e le piattaforme “dovrebbero intraprendere azioni più decise per combattere l’odio antisemita”.
Come già raccontato da Pagine Ebraiche, nel mese di maggio 2016, l’IHRA aveva adottato una definizione di antisemitismo volta a proteggere gli ebrei come individui e le comunità ebraiche come istituzioni da “manifestazioni retoriche e fisiche di antisemitismo”. Significativo inoltre il fatto che il prossimo anno, a ottanta anni dalle leggi razziste del 1938, sarà l’Italia, la cui delegazione è guidata dall’ambasciatore Sandro De Bernardin, a presiedere la rete intergovernativa.
(2 giugno 2017)