Porte aperte al Memoriale
“Lottiamo contro ogni indifferenza”
“Sotto la stazione, contro l’indifferenza”.
L’impegno del Memoriale della Shoah di Milano per l’accoglienza dei profughi è al centro di un grande approfondimento curato oggi da Rossella Tercatin per il settimanale 7 del Corriere della sera.
Un’iniziativa che si rinnova ogni estate e che ha permesso di aiutare, con il contributo della Comunità di Sant’Egidio, diverse migliaia di persone in fuga dall’orrore e dalle privazioni. “Nessuna analogia storica, nessuna presa di posizione sui flussi d’immigrazione. Solo un gesto ispirato a un sentimento di umanità” si legge nell’approfondimento.
“Indifferenza”, viene spiegato, è la parola impressa sul muro d’ingresso del Memoriale. A volerla è stata Liliana Segre, che da lì, perché ebrea, fu deportata ad Auschwitz il 30 gennaio 1944. La lotta all’indifferenza, in qualunque situazione essa si manifesti, riguarda quindi ogni generazione.
Sottolinea il vicepresidente del Memoriale Roberto Jarach: “Con questa iniziativa abbiamo visto l’opportunità di fare qualcosa e abbiamo agito, perché non si può sempre aspettare che ci pensino gli altri”. Aggiunge poi l’ex vicepresidente UCEI: “Penso che le istituzioni dovrebbero fare di più. Invece dopo due anni continuo a vedere non progettualità, ma improvvisazione”.
Ad accompagnare l’articolo una serie di fotografie di Roberto Caccuri.
(17 agosto 2017)