…Ungheria
Continua la campagna antisemita contro George Soros, il famoso miliardario statunitense di origine ungherese, che con la sua Open Foundation pare infastidire molti autocrati europei. Dell’attacco in stile Erdogan da parte di Victor Orban già si era detto.
A questo si era aggiunta la notizia che fosse lui ad organizzare le proteste di Bucarest contro il governo corrotto (ricordate l’anno scorso?), pagando direttamente i manifestanti. Listino prezzi: 24$ per un adulto, 12.30$ per un bambino, 7.20$ per un cane! L’ultima è che ci sia Soros alla base degli indipendentisti catalani. Ognuno ha propri motivi specifici per attaccare il miliardario americano, allievo di Karl Popper: in Ungheria è il traditore della patria, in Romania colui che vuole convertire le menti dei giovani alla teoria gender e ora vedremo cosa si inventeranno in Spagna. Dovunque, però, c’è una costante: Soros complotta perché ebreo! Personalmente non ho particolare simpatia per gli speculatori finanziari, ma che nell’Europa del XXI secolo circolino con insistenza questi stereotipi non mi lascia per niente tranquillo.
Davide Assael, ricercatore
(11 ottobre 2017)