melamed, lettura – Col computer si resta indietro
Meglio una scuola piena di libri che piena di computer per fornire agli alunni buone competenze in lettura. La diatriba tra nostalgici del libro di carta e fautori delle tecnologie segna un punto a favore dei primi. Il dato emerge dall’indagine Pirls (Progress in International Reading Literacy Study) 2016, che sonda le performance in Lettura dei bambini di quarta elementare di una cinquantina di Paesi distribuiti in tutti e cinque i continenti.
Con 548 punti i piccoli italiani sono ben oltre la media (pari a 500 punti) calcolata dall’Iea (International Association for the Evaluation of Educational Achievement), un istituto indipendente che si occupa di comprendere e migliorare l’istruzione nel mondo. Un diciassettesimo posto su 50 Paesi che piazza l’Italia prima di Germania, Francia e Spagna.
Ma per ottenere buoni risultati in lettura è meglio il vecchio libro cartaceo o affidarsi alle tecnologie più moderne? I dati non sembrano lasciare dubbi: meglio i libri. Almeno in Italia. Perché spulciando i dati forniti dall’istituto americano si scopre che tra i bambini che frequentano scuole elementari con biblioteche ricche di libri i punteggi salgono. E di parecchio. Quelli che hanno a scuola biblioteche con oltre 5mila titoli (appena il 4 per cento del totale) ottengono un punteggio medio di 559 punti.
Quelli che frequentano scuole con biblioteche che possono vantare da 500 a 5mila libri diversi ottengono uno score di 551 punti. E ancora: i bambini che a scuola hanno meno di 500 testi scendono a 548 punti e i compagni che frequentano scuole senza biblioteche precipitano a 540 punti.
Passando ai computer, ecco i punteggi: 554 punti se a scuola c’è un computer ogni uno/due alunni; 548 se c’è un computer ogni 3/5 alunni e 545 punti se c’è un computer ogni 6 alunni o più. Ma il dato più sorprendente è quello che gli esperti dell’Iea registrano nelle scuole che non hanno a disposizione degli scolari neppure un computer, dove i punteggi in lettura salgono addirittura al di sopra della media nazionale: 554 punti.
In altre parole, la mancanza assoluta di libri a scuola fa scendere le performance degli alunni a 540 punti mentre l’assoluta assenza di computer porta le performance a 554 punti. Un dato che va oltre ogni aspettativa perché in Francia, ad esempio, le cose vanno in maniera totalmente diversa. I bambini transalpini si attestano sui 511 punti, con quelli delle scuole senza computer che scendono a 508 punti e i compagni delle scuole senza biblioteche che vanno oltre la media: 523 punti.
Salvo Intraia per Repubblica
(8 dicembre 2017)