Inizi e crash test
La coincidenza tra Rosh Hashanah e l’inizio dell’anno scolastico per i ragazzi ebrei che entrano in un nuovo ordine di scuola significa cominciare subito con un’assenza, dover dichiarare immediatamente la propria identità ebraica come biglietto da visita. È un po’ traumatico, soprattutto per chi esce per la prima volta dal guscio protettivo della scuola ebraica, ma almeno c’è il vantaggio di giocare a carte scoperte fin dal principio. Si può capire subito se gli insegnanti avranno un atteggiamento conciliante, ostile o indifferente. Le ricorrenze di Tishrì sono una sorta di crash test, una prova in condizioni estreme per essere più tranquilli in condizioni normali: si inizia subito con assenze a cadenza settimanale; se gli insegnanti le digeriscono senza troppi mugugni e si supera senza troppa fatica il mese di settembre si può stare relativamente tranquilli per il resto dell’anno scolastico (almeno, finché non si parla di Israele).
Quest’anno, però, c’è un’altra coincidenza di date (peraltro non casuale, dato che si trattava volutamente dell’inizio dell’anno scolastico): l’ottantesimo anniversario delle Leggi razziste. Prende l’avvio in questi giorni un periodo che si annuncia ricco di iniziative. Forse anche questo è un banco di prova, una sorta di test per capire come insegnanti e presidi intendono gestire questo anniversario, quanta importanza gli attribuiranno, quali iniziative metteranno in campo, come reagiranno alle attività proposte dall’esterno, ecc.
Ancora di più, l’anniversario delle Leggi razziste mi pare un banco di prova per il governo. Quali indicazioni verranno dal Ministro della Pubblica Istruzione? Quali figure istituzionali parteciperanno agli eventi pubblici? E se parteciperanno cosa diranno? Pronunceranno qualche frase di circostanza? Cercheranno di sminuire? Negheranno possibili agganci con l’attualità? Per ora mi pare che non si sia udito né letto nulla se non dal Presidente della Repubblica (il cui forte e lodevole impegno su questi temi fortunatamente ci è già ben noto). Non ricordo di aver letto o sentito dichiarazioni o tweet da parte del premier o dei due vicepremier, che pure di solito sono entrambi abbastanza rapidi nel farci conoscere il loro pensiero su qualunque argomento. Sbaglio? Sono stata distratta? O è vero che sulle Leggi razziste non hanno ancora detto niente ma va bene così perché è meglio non svegliare il can che dorme? Forse. Certo, una macchina non corre il pericolo di schiantarsi se non viene messa in moto, ma non credo che in tal caso si potrebbe parlare di test superato. Per misurare la sensibilità dei nostri governanti su certi temi non basterà il mese di settembre.
Auguro a tutti un felicissimo 5779!
Anna Segre, insegnante
(7 settembre 2018)