Pagine Ebraiche al Salone di TorinoLevi, lezione di convivenza sociale Al via la rassegna dedicata al libro
Un Salone del Libro di Torino nel segno della lezione di Primo Levi di comprensione e tolleranza fra gli uomini e i popoli. Ad affermarlo, è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato all’organizzazione torinese e letto simbolicamente al termine della toccante testimonianza di Halima Birenbaum, ebrea polacca sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti (nell’immagine mentre sale sul palco). Proprio il valore della Testimonianza è al centro delle parole dello Capo dello Stato che sottolinea come la lezione di Levi – di cui si celebrano i cento anni dalla nascita con iniziative in tutta Italia – abbia “superato i confini nazionali per diventare il simbolo di una sofferenza universale”. “I valori che Primo Levi ha vissuto e trasmesso, – le parole di Mattarella lette da Nicola Lagioia – specialmente la necessità di non dimenticare ciò che è avvenuto negli anni della Seconda guerra mondiale come tragica conseguenza del disprezzo dei diritti di ogni persona, costituiscono la base fondamentale per una società pacificata e una rispettosa convivenza sociale”.
“Sempre più organizzazioni nazionaliste e fasciste oggi diffondono idee per cui io ho sofferto. È veramente difficile vedere tutto ciò. Allora avevo 10 anni, oggi ne ho 90. E loro ci sono di nuovo”, il monito di Birenbaum accolta con un lungo e accorato applauso sia in occasione dell’inaugurazione ufficiale del Salone del Libro con le autorità sia in occasione della presentazione del suo libro, frutto di una collaborazione con il museo di Auschwitz. La Testimone ha ringraziato gli organizzatori per aver deciso di vietare alla fine l’accesso all’editore fascista legato a CasaPound che aveva scatenato polemiche negli scorsi giorni.
Ora è il Salone del Libro – nel segno di Primo Levi, come ha ricordato Mattarella – a tornare protagonista. E come da tradizione è presente anche Pagine Ebraiche, con il numero di maggio a disposizione delle migliaia di visitatori che affollano in diversi padiglioni. Un numero su cui viene raccontato il progetto del Centro internazionale Primo Levi di Torino in merito alla ricerca della prima edizione di Se questo è un uomo (1947). Un progetto affascinante e in divenire che gravita attorno ad alcune domande: Quali vie hanno preso le 1.500 copie vendute della prima edizione? Quali sono le storie dei loro lettori? Chi ha avuto per le mani l’edizione 1947, e chi l’ha ereditata più tardi? A chi è capitato di darla o riceverla in regalo? Dov’è conservata, oggi? Il progetto è stato presentato nelle scorse ore al Salone da Angelo La Gorga, Victoria Musiolek, Domenico Scarpa, ricercatori del Centro Primo Levi, che hanno presentato una prima mappatura del libro primogenito di Levi e alcune incredibili storie a questo legate.
Daniel Reichel