L’antisemitismo trasversale
Verrà resa pubblica nelle prossime ore sul sito www.osservatorioantisemitismo.it la Relazione annuale 2019 che avrebbe dovuto essere presentata ai giornalisti in conferenza stampa, poi cancellata a causa dell’emergenza sanitaria.
La Relazione contiene alcuni elementi che consentono di analizzare il livello di diffusione e di virulenza del linguaggio antisemita nella società italiana. Raccoglie e sistematizza le segnalazioni che vengono inviate all’Osservatorio antisemitismo nel corso dell’anno. In particolare offre una contestualizzazione socio-politica, una premessa metodologica, l’esame dei principali sondaggi effettuati nel 2019, una presentazione delle segnalazioni inviate all’Osservatorio e una valutazione complessiva del fenomeno. Viene anche proposto il testo della working definition dell’IHRA con una nuova traduzione italiana. Il testo della Relazione andrebbe letto alla luce dei tre contributi apparsi nella rivista “Sociologia e Ricerca Sociale” 120/2019 che fanno il punto delle analisi sociologiche del fenomeno antisemita in Italia realizzate negli ultimi quindici anni. Questi i titoli degli articoli:
– Sergio Della Pergola, L’antisemitismo: fenomenologia reale e percezioni nel pubblico ebraico (Antisemitism: national or transnational phenomenology?)
– Enzo Campelli, Leone Hassan, Stabilità nel mondo che cambia: due ricerche sul pregiudizio contro gli ebrei (Stability in the changing world. Two studies on prejudice against Jews)
– Betti Guetta, Pregiudizio antiebraico: gli ultimi dieci anni in due indagini qualitative (Anti-Jewish Prejudice: the Last Ten Years in two qualitative researches)
I dati che emergono dalla Relazione sono da leggere con giudizio. Non siamo in presenza di picchi numerici o in percentuale. Sappiamo che ci sono momenti nel corso dell’anno in cui si registra un particolare aumento di “eventi” che noi cataloghiamo come antisemiti. Nel corso del 2019 questi picchi sono stati rilevati attorno al Giorno della Memoria e in occasione dell’istituzione in Senato della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. La società italiana è da molti decenni interessata dalla presenza di percentuali sostanzialmente stabili di pregiudizio antisemita. La sua visibilità è in aumento a causa della diffusione dei social media, ma l’antisemitismo sceglie anche altri veicoli di comunicazione che la Relazione segnala con precisione. Il linguaggio antisemita appare totalmente trasversale, essendo presente in tutti i campi politici e non ascrivibile – per pericolosità e virulenza – a una sola sorgente.
Gadi Luzzatto Voghera, Direttore Fondazione CDEC
(28 febbraio 2020)