“Con il tempo a disposizione, impariamo l’ebraico”
“Per chi ora ha più tempo, un ritorno alla lingua può fare solo bene. E può essere il momento per giusto imparare l’ebraico o tornare a leggere la Torah. Ci sono molti strumenti online che permettono di farlo come blueletterbible, un sito in inglese in cui cerchi il versetto e ti apre tutte delle finestre in cui hai il versetto in ebraico, la traduzione dei 70, le voci del dizionario biblico..”. Usare il proprio tempo per studiare e imparare è il consiglio di Anna Linda Callow, docente di ebraico dell’Università Statale di Milano, in questi giorni di misure restrittive da coronavirus. L’università è chiusa nel rispetto delle disposizioni sanitarie e i docenti si stanno riorganizzando usando diverse piattaforme e soluzioni per proseguire il proprio programma didattico. “Io registro 45 minuti di lezione che poi metto a disposizione degli studenti attraverso google drive. – spiega Callow – Metto anche i materiali online ma è una cosa che ho sempre fatto. Poi ho creato un gruppo Facebook dove gli studenti possono farmi delle domande e chiedere chiarimenti”. “Per fortuna – aggiunge la docente – sono riuscita ad insegnare loro l’alfabeto prima del patatrak. Sono alfabetizzati e sanno leggere. Nella lezione registrata, come quando sono in classe, leggo una parola, la spiego dal punto di vista grammaticale e morfologico, e così via. Al momento sto facendo i verbi: oggi ad esempio spiego lo hitpael e commento le sue varie forme. Poi passo a leggere dei versetti del testo che ho scelto come programma di esame, e se c’è qualche hitpael meglio”. La lezione, spiega Callow, “in questo modo è molto più serrata e concentrata ma cerco di usare comunque un linguaggio colloquiale per facilitare gli studenti”.
Autrice del libro La lingua che visse due volte (Bompiani) dedicato alla storia unica dell’ebraico, non è un caso se invita a scoprirlo o riscoprirlo in questo momento di transizione in cui molte persone – nelle zone considerate a rischio contagio – sono costrette a casa. “Consiglio una ebraico-terapia”, scherza Callow, sottolineando come sia sempre un buon momento per “tornare a studiare la lingua”.