Israel Start Up Nation,
anche il 2022 nel segno dell’Italia

Il 2022 sarebbe dovuto iniziare all’insegna dell’Italia per la Israel Start Up Nation, la squadra professionistica di ciclismo che da qualche anno difende i colori di Israele nel World Tour. Un sodalizio sportivo che ha suscitato ammirazione anche per la forte valenza sociale del suo impegno nelle aree più a rischio del pianeta. Dal Ruanda ancora lacerato dal genocidio e dalle contrapposizioni etniche di metà Anni Novanta all’Afghanistan nuovamente ostaggio del fondamentalismo talebano. Sforzi costanti premiati con l’attribuzione, al suo presidente Sylvan Adams e per esteso a tutto il team, del premio internazionale Welcome Castellania assegnato ogni anno da Casa Coppi. Il prossimo 2 gennaio, nell’anniversario della scomparsa del leggendario Fausto, si sarebbe dovuta tenere la cerimonia ufficiale alla presenza di istituzioni, club e amici che tengono vivo il ricordo dell’Airone del ciclismo italiano.
Per via dell’intensificarsi dell’emergenza sanitaria le iniziative previste per domenica sono state tutte rimandate, con probabile slittamento a marzo. Resta l’idea di fare qualcosa di non convenzionale. “Condividiamo la scelta dell’amministrazione e ci stiamo attivando per definire la nuova data” ha affermato Massimo Merlano, il presidente di Casa Coppi. L’obiettivo, ha poi annunciato, sarà quello di realizzare “un momento superlativo” e di dare la giusta accoglienza a “un benefattore che crede nello sport come messaggio di pace”. Valore testimoniato, tra gli altri, dal progetto Racing for Change lanciato in estate nel villaggio ruandese di Bugesera al più recente ponte aereo che ha permesso ad alcune cicliste afghane di mettersi in salvo.
Per il nuovo anno il team punta intanto a fare bene anche sul piano più strettamente agonistico, confermando i significativi traguardi raggiunti nel 2021 (tra cui la maglia rosa indossata per due tappe al Giro) e se possibile entrando in gioco, nelle corse più importanti, per un piazzamento d’onore in classifica generale. Di certo ci si aspetta molto di più da Chris Froome, l’atleta più rappresentativo della Israel, che ha deluso l’attesa di chi sperava in qualche sua impresa sulle strade di quel Tour de France di cui è stato, per ben quattro volte, trionfatore. L’organico, in ogni caso, dovrebbe essere ancora più competitivo. Ancora una volta, a conferma di un legame ormai acclarato, ci sarà molta Italia.
Uno dei nuovi innesti sarà infatti il 32enne Giacomo Nizzolo, velocista tra i più forti in circolazione, che in carriera può vantare due titoli di campione nazionale conquistati nel 2016 e nel 2020 e soprattutto il titolo campione europeo del 2020, oltre alla vittoria di due classifiche a punti al Giro (2015 e 2016). “Da fuori – le sue prime parole dopo l’ufficializzazione dell’accordo – mi è sempre sembrata una gran bella squadra: unirmi a loro è davvero speciale”. 
Sarà l’uomo degli sprint. Con licenza di attaccare anche in alcune grandi classiche, come la Milano-Sanremo che è uno dei suoi obiettivi da sempre.

(Nell’immagine l’ex campione nazionale italiano Giacomo Nizzolo, tra le nuove frecce all’arco della Israel Start Up Nation per il 2022)

(29 dicembre 2021)