“La mia testimonianza per i giovani”
“A volte vado nelle scuole con il cuore pesante ma quando esco potrei volare, perché vedo che c’è risposta. Ai ragazzi servono difese per il futuro”. Così Edith Bruck in una grande intervista con 7 del Corriere richiamata sulla copertina del settimanale. La Testimone della Shoah e scrittrice non nasconde le proprie inquietudini rispetto al presente: “Pensiamo ai profughi lasciati morire al confine con la Polonia. O alla mia Ungheria, prima fascista, poi comunista, ora sotto Viktor Orbán. Spesso gli individui vanno dietro a chi domina in quel momento. Non sembrano avere imparato dagli errori, e io davanti a questo mi smarrisco”. Come davanti all’insidia del nazionalismo: “Perché, ad esempio, dire ‘prima gli italiani’? Nessuno dovrebbe venire prima di un altro”.
“Cosa vuol dire nascere e crescere nella città polacca del più tragicamente celebre lager nazista?”. È la domanda che si pone il Venerdì di Repubblica in un reportage dalle strade di Oswiecim. “Pochi – si legge – sanno che accanto al campo esisteva una città antica, fiorita mille anni fa all’incrocio di due fiumi. E nessuno ricorda che prima dell’invasione nazista la maggioranza dei suoi abitanti, ottomila su tredicimila, erano ebrei”. In un altro articolo si va invece a Babi Yar, per parlare anche del memoriale della strage da poco inaugurato e dei timori di chi pensa che “le testimonianze possano diventare materiale per videogiochi”. Il titolo è anche un interrogativo: “La Disneyland della Shoah: come ricordare Babi Yar?”.
Lo storico Gadi Luzzatto Voghera, direttore della Fondazione CDEC, riflette su Domani sulle caratteristiche e la pervasività dell’antisemitismo contemporaneo. Scrive al riguardo: “Cresce la percentuale di coloro che esprimono sentimenti pregiudiziali di ostilità antiebraica (in Italia approssimativamente un cittadino ogni dieci), ed è in continuo aumento il linguaggio aggressivo sui social sia in termini numerici sia nelle sue caratteristiche violente”.
La Stampa segnala il nuovo allestimento de Il diario di Anna Frank, al Teatro Regio di Torino per il Giorno della Memoria con il soprano Shira Patchornik nel ruolo della giovane protagonista (l’evento ha il patrocinio della Comunità ebraica). Mentre a Bologna, al Museo ebraico, si inaugurerà domenica una mostra dedicata ai Giusti dell’Emilia Romagna. Ne scrive Repubblica.
Sgomberato un circolo di CasaPound a Casal Bertone, nella periferia romana. Feriti sei agenti, di cui uno in gravi condizioni. Racconta il Corriere che “il contingente della polizia è stato accolto alle sei dal lancio di petardi, bombe carta e fumogeni”. Dopo un’iniziale trattativa c’è stato lo scontro vero e proprio “fra un gruppo di persone a volto coperto, con i caschi e armate di bastoni contro gli agenti che hanno utilizzato lacrimogeni a mano per aprirsi un varco verso le saracinesche del circolo”.
Su Avvenire Massimo Giuliani si sofferma sulla pubblicazione degli atti di un convegno sui farisei svoltosi nel 2019 presso la Pontificia Università Gregoriana. Una ricerca che, sottolinea, “fa compiere passi avanti nei rapporti tra mondo ebraico e mondo cristiano”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(21 gennaio 2022)