DAFDAF – Un colpo di testa
Come abbiamo raccontato sul numero 146 di DafDaf, in distribuzione in questi giorni, il calcio porta con sé tutti i valori dello sport, ma è e deve essere innanzitutto divertimento, e gioia: Adam Smulevich racconta come Shon Weissman, ventotto anni da poco compiuti, sia il quarto calciatore israeliano nella storia a confrontarsi con la Serie A. “Il primo fu Tal Banin, che giocò al Brescia dal 1997 al 2000, lasciando un buon ricordo di sé tra i tifosi lombardi. Dopo Banin ci hanno provato con minor successo Eran Zahavi, che fu in forza al Palermo dal 2011 al 2013, e Dor Peretz, che ha indossato la maglia del Venezia nella stagione 2021-2022”.
Buona lettura!
a.t.
Un colpo di testa
Il suo debutto è stato come meglio non avrebbe potuto desiderare: un goal subito, con un bel colpo di testa, alla prima presenza in campo. Anche se inutile per la Salernitana, la sua nuova squadra, che ha perso per 3 a 1 contro l’Empoli. Ventotto anni da poco compiuti, Shon Weissman è nato ad Haifa ed è il quarto calciatore israeliano nella storia a confrontarsi con la Serie A.
Il primo fu Tal Banin, che giocò al Brescia dal 1997 al 2000, lasciando un buon ricordo di sé tra i tifosi lombardi. Dopo Banin ci hanno provato con minor successo Eran Zahavi, che fu in forza al Palermo dal 2011 al 2013, e Dor Peretz, che ha indossato la maglia del Venezia nella stagione 2021-2022.
Banin è da tempo in “pensione” per evidenti limiti anagrafici, mentre il 36enne Zahavi nel frattempo rilanciatosi all’estero e i più giovani Peretz e Weissman sono oggi compagni di squadra in nazionale. “Sono davvero felice di essere qui. Sin dal mio arrivo in aeroporto ho percepito tanto amore e affetto nei miei confronti”, ha detto quest’ultimo presentandosi ai tifosi della Salernitana, che confidano nei suoi goal (anni fa ne fece 30 in una sola stagione nel campionato austriaco) per raggiungere la salvezza.
Weissman intanto sgrana gli occhi: “Mi sento un privilegiato ad essere qui, in uno dei migliori campionati del mondo”. Come maglia ha scelto un numero speciale, il 14, in omaggio a un campione del calcio francese che ammirava da ragazzo: Thierry Henry.
a.s.