DAFDAF – Una canzone per Shavuot

A chiudere le pagine del numero 148 di DafDaf abbiamo pubblicato una nuova canzone proposta dall’associazione “Suoniamo insieme per Alisa”: questo mese la scelta è caduta su Shiboleth Basadeh, che con il suo testo dedicato a una spiga di grano è strettamente legata a Shavuot.

Buon ascolto, quindi, e buona lettura!

a.t.

 

Una canzone per Shavuot

La festa di Shavuot ha un’origine agricola, è strettamente legata al lavoro nei campi, e infatti è chiamata anche Festa della mietitura,חג הקציר, Ḥag haQatsir). Spesso nelle poesie, nella musica e più in generale nelle opere d’arte, compare il grano חיטה, chita, insieme alle sue spighe, spesso come simbolo di promesse e di futuro. Shibolet שיבולת significa proprio questo: spiga di grano. Matityahu Shelem (1904-1975), l’autore di Shibolet basadeh, “spiga nel campo”, è stato un poeta e musicista israeliano che ha  molto influenzato la celebrazione delle festività all’interno del movimento dei kibbutzim. Come Shavuot la maggior parte di queste cerimonie è legata al lavoro nei campi, o con gli animali, come chagigat hagez, la festa della tosatura delle pecore, e chag ha’omer, la festa dell’Omer. Shiboleth Basadeh è una delle tante canzoni scritte per festeggiare queste occasioni ed è un elemento praticamente irrinunciabile della celebrazione di Shavuot.

Shiboleth Basadeh – Spiga nel campo

testo traslitterato

Shibolet basadeh kor’ah baru’ach
Me’omes gar’inim ki rav.

Uvemerchav harim
Yom kvar yafu’ach.
Hashemesh ketem v’zahav.

Uru, ho uru
Shuru bnei kfarim.
Kama hen bashla kvar
Al pnei hakarim.
Kitzru, shilchu magal
Et reshit hakatzir.

Sdei se’orim tama
Zer chag oteret
Shefa y’vul uvracha.

Likrat bo hakotzrim
B’zohar mazheret
Cheresh la’omer m’chaka.

Havu, hanifu,
Niru lachem nir.
Chag la kama
Et reshit katzir.
Kitzru, shilchu magal
Et reshit hakatzir.

Testo tradotto

Spiga nel campo, inchinata al vento/Dal peso dei suoi semi, che è grande./E nell’ampiezza delle montagne/Il giorno già sorge./Il sole è oro fine./Alzatevi, oh alzatevi,/Guardate, figli del villaggio./Il grano alto è già maturo/nei prati./Mietete, estendete la falce -/È tempo dell’inizio del raccolto./Un campo puro di orzo/È coronato da una ghirlanda festiva,/Un’abbondanza di prodotti e benedizione./Appena prima dell’arrivo dei mietitori,/Con brillante splendore,/Silenziosamente, attende il covone./Venite, brandite (la falce)/Arate per voi stessi il campo arato./È una festa per il grano in piedi,/Il tempo dell’inizio del raccolto./Mietete, estendete la falce -/È tempo dell’inizio del raccolto.

Versione corale  https://youtu.be/m3Vl6bO3HJM?si=brnh5MEKDuDxhPt6

Versione di Ofra Haza: https://youtu.be/QrBazMxQ6I0