Libri

LIBRI – Promesse d’amore nell’Italia del Dopoguerra

Ambientato nell’Italia del dopoguerra, Certe promesse d’amore è uno dei libri più poetici dello scrittore torinese Aldo Zargani (1933-2020). Se nella sua opera di maggior successo Per violino solo, La mia infanzia nell’Aldiqua. 1938-1945 si era soffermato sugli anni delle persecuzioni antisemite, in questo testo uscito nel 1997 che ne è l’ideale continuazione descrive il «supermercato delle utopie» del periodo della ripartenza post-bellica, dedicandosi in particolare all’ideale sionista di ricostruzione di una sovranità ebraica nell’allora Palestina mandataria, il nascente Stato di Israele. Protagonisti del romanzo sono proprio il giovane Aldo e una ragazza di nome Dlilah, cioè Dalida come la Dalida di Sansone, «pallida fanciulla ebrea di Trieste» con cui condivide i sentimenti di quella promettente ma anche illusoria stagione tra bagni di mare e campeggi, discussioni e baci.

SCAFFALE – Il giorno in cui il comunismo divenne antinazista

Paolo Mieli, com’è noto, oltre a essere un grande giornalista, è certamente uno storico di alto valore, e anche un raffinato scrittore. La sua prosa, sempre chiara, limpida, essenziale, riesce a conquistare il lettore, come anche la serenità e l’equilibrio …

LIBRI – Il diario di Forti Lombroso, un’indagine sull’animo umano

Silvia Forti Lombroso pensava di chiudere il suo libro-diario il 25 luglio del 1943. La caduta del fascismo doveva essere l’ultimo capitolo della sua testimonianza di ebrea italiana perseguitata. E invece le pagine continueranno a essere riempite per altri due …

LIBRI – L’oro e la patria, storia di Niccolò Introna, eroe dimenticato

«Anni dopo, quasi ottuagenario, Niccolò Introna per la prima volta nella sua vita avrebbe sentito il bisogno di difendersi. Come se sul banco degli imputati ci fosse finito lui, non loro. Non gli altri due, incluso l’emissario di Hitler che gli era ronzato avidamente intorno per oltre un anno e mezzo». Un attacco da poliziesco, da spy-story all’americana. Le pagine che seguono non sono da meno, ma L’oro e la patria, l’ultimo libro di Federico Fubini, si apre con una nota per il lettore: «Niente di quello che leggerai qui è inventato e neppure abbellito; tutto si basa su documenti originali o, più di rado, testimonianze dirette e studi storici».
Eppure gli elementi del giallo ci sono tutti: il caveau di una banca, 120 tonnellate di oro, un manipolo di ufficiali nazisti nel ruolo dei cattivi.

LIBRI – Formiggini, il ricordo tra il faceto e il tragico

Il 28 novembre del 1938 l’editore Angelo Fortunato Formiggini parte in treno da Roma con un biglietto di sola andata per la sua Modena. Il pretesto per il viaggio è una riunione di soci della tipografia. In realtà ha ben altri piani in testa. E il giorno successivo li realizzerà gettandosi dall’alto della torre Ghirlandina del Duomo, precipitando su un tratto di selciato oggi conosciuto come il “Tvajol ed Furmajin”, il tovagliolo del Formaggino. «Non posso rinunciare a ciò che considero un mio preciso dovere. Io debbo dimostrare l’assurdità malvagia dei provvedimenti razzisti», aveva scritto in un messaggio destinato alla moglie, affinché fossero chiare le ragioni di quel suo gesto di denuncia contro la violenza delle leggi antisemite approvate poche settimane prima.

LIBRI – La stanza del gatto, la temerarietà della famiglia
Dorfles ci porta a Chiassovezzano

Da piazza Unità d’Italia a Trieste, il 18 settembre del 1938 Benito Mussolini annuncia l’entrata in vigore delle leggi razziste. Per gli ebrei italiani inizia la stagione della persecuzione dei diritti, preludio a quella delle vite. A Trieste vivono tra gli altri i Dorfles: buona borghesia, grande cultura. Dovranno presto andarsene per riparare nella toscana Chiassovezzano, tra Pisa e Volterra, non lontano dal parco di San Rossore dove il re Vittorio Emanuele III aveva firmato i provvedimenti antisemiti.
Qui ritroveremo Giorgio con la moglie Alma, e il futuro critico d’arte di fama Gillo con la consorte Lalla.
In Chiassovezzano Piero Dorlfes, figlio di Giorgio, racconta la storia di questa famiglia ebraica “assimilata” salvatasi anche con «una buona dose di incoscienza». Il termine che l’autore trova più adatto per descrivere l’atteggiamento dei suoi cari «è quello di temerarietà; non so se c’è un’altra definizione per una propensione che mi pare fosse comune, in una famiglia né bellicosa né portata all’uso delle armi, ma che si è lasciata andare, alle volte, a sfide pericolose».

SCAFFALE – Capire gli ebrei per capire sé stessi

Nel 1994, il Rabbino capo di Roma, il grande e indimenticabile Elio Toaff, pubblicava un libro-intervista, Essere ebrei, edito da Bompiani, nel quale rispondeva alle domande di Alain Elkann sul significato dell’identità ebraica. Un libro di grande importanza, che aiutava

LIBRI – Thomas Mann è il mago e torna in libreria

Vincitore nel 2003 del Premio Gregor Von Rezzori Il mago, di Colm Toíbín, viene ripubblicato da Einaudi, sempre nella traduzione di Giovanna Granato nella collana Supercoralli. L’opera descritta come «Un romanzo su Thomas Mann che si legge come un

LIBRI – I viaggi di Freud in Italia, in libreria

Pubblicato a inizio giugno da Bollati Boringhieri, il primo libro in italiano di Marina D’Angelo – italianista e storica della psicoanalisi che vive e lavora a Stoccarda –parte da una scoperta sorprendente: nella primavera del 2009 Gerhard Fichtner e Albrecht

LIBRI – Uno spicchio d’Italia fra Livorno e Asmara

«Forse ti meraviglierai di sentire che io e tutti i miei, abbiamo votato per la Repubblica e in special modo per il partito Repubblicano Mazziniano, ma non potevamo fare altrimenti, perché non potevamo votare per la Monarchia che ci aveva …