melamed, biblioteche -Pagine per non dimenticare
È stata inaugurata presso la scuola ebraica di Torino la nuova biblioteca, dedicata agli allievi della scuola secondaria di primo grado Emanuele Artom e intitolata a Susy Zambruno, ex allieva della scuola precocemente scomparsa. Alla presenza dei suoi familiari e di un folto gruppo dei suoi ex compagni di scuola, oltre che a diversi consiglieri della comunità, durante la mattinata sono stati presentate le diverse attività collegate alla nuova sezione della biblioteca scolastica. Dai laboratori di lettura alle nuove acquisizioni, all’utilizzo della piattaforma “Librarika” che viene usata per la catalogazione, alla modalità di gestione dei prestiti, insieme ai tanti approfondimenti curati dalle docenti della scuola, Maria Elena Ingianni e Luisa Sacerdote insieme a Rosa Lia Lauria, specializzata che . Di Amos Oz la citazione scelta per presentare la nuova biblioteca: “I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale.” Gli allievi delle tre classi cui è dedicata la biblioteca Susy Zambruno, accompagnati da Andrea Bertino, hanno proposto un canto composto su parole di Rav Avraham Izchak Hachoen Kook prima di e una serie di lettura introdotto dal testo di presentazione dell’iniziativa, firmato dalle docenti coinvolte e dalla dirigente scolastica, Sonia Brunetti, che qui riproponiamo.
La lettura, centrale in tutto il primo ciclo di istruzione, da una parte occasione di socializzazione e di discussione dell’apprendimento di contenuti, dall’altra un momento importante di ricerca autonoma e individuale, in grado di sviluppare la capacità di concentrazione e di riflessione critica, e dunque un’attività particolarmente utile per favorire il processo di maturazione dei ragazzi. Per lo sviluppo di una sicura competenza di lettura è necessaria l’acquisizione di opportune strategie e tecniche, compresa la lettura a voce alta, la cura dell’espressione e la costante messa in atto di operazioni cognitive per la comprensione del testo.
Saper leggere è essenziale per il reperimento delle informazioni, per ampliare le proprie conoscenze, per ottenere risposte significative.
La cura della comprensione di testi espositivi e argomentativi – anche utilizzando il dibattito e il dialogo intorno ai testi presentati – è esercizio di fondamentale importanza.
La nascita del gusto per la lettura produce aumento di attenzione e curiosità, sviluppa la fantasia e il piacere della ricerca in proprio, fa incontrare i racconti e le storie di ogni civiltà e tempo, avvicina all’altro e al diverso da sé.
Tutte queste esperienze sono componenti imprescindibili per il raggiungimento di una solida competenza nella lettura e per lo sviluppo di ogni futura conoscenza.
A scuola si apprende la strumentalità del leggere e si attivano i numerosi processi cognitivi necessari alla comprensione.
La lettura va costantemente praticata su un’ampia gamma di testi appartenenti ai vari tipi e forme testuali (da testi continui a moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi diversi e con strategie funzionali al compito.
E’ fondamentale però non tralasciare mai la pratica della lettura personale e dell’ascolto di testi letti dall’insegnante realizzata abitualmente senza alcuna finalizzazione, al solo scopo di incoraggiare e alimentare il piacere di leggere.
Lo sviluppo della competenza di lettura riguarda tutte le discipline.
È compito di ciascun insegnante favorire con apposite attività il superamento degli ostacoli alla comprensione dei testi che possono annidarsi a livello lessicale o sintattico oppure al livello della strutturazione logico-concettuale.
La consuetudine con i libri pone le basi per una pratica di lettura come attività autonoma e personale che duri per tutta la vita.
Il possedere biblioteca scolastica, che dà accesso ai libri, ad itinerari di ricerca e all’uso costante dei testi, permette di assicurare le condizioni da cui sorgono bisogni e gusto di esplorazione dei testi scritti.
La lettura connessa con lo studio e l’apprendimento e la lettura più spontanea, legata ad aspetti estetici o emotivi, vanno parimenti praticate in quanto rispondono a bisogni presenti nella persona.
In questa prospettiva ruolo primario assume il leggere per soddisfare il piacere estetico dell’incontro con il testo letterario e il gusto intellettuale della ricerca di risposte a domande di senso, come premessa ad una prima educazione letteraria, che non si esaurisce certo nel primo ciclo di istruzione.
Grazie per aver donato a noi e ai nostri ragazzi la gioia, la profondità e il piacere della scoperta nel ricordo di Susy e del suo sorriso.
Maria Elena Ingianni, Luisa Sacerdote, Sonia Brunetti
(5 maggio 2017)