Esteri

SOCIETÀ – Delle guerre culturali o della sete del compromesso

Con le dimissioni della rettrice di Harvard in seguito alla sua disastrosa deposizione sull’antisemitismo nei campus universitari e alle accuse di plagio, anche sulle pagine italiane si è tornato a parlare di guerre culturali. Si tratta di un fenomeno particolarmente …

EUROPA – Il premio Carlo Magno al rabbino Goldschmidt

Il premio Carlo Magno, assegnato ogni anno in Germania a personalità distintesi per la crescita dell’integrazione europea, è andato in passato alla cancelliera tedesca Angela Merkel, al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e a papa Francesco. Ai vincitori si aggiunge da …

MUSICA – Stasera parte Eurovision, Malmö in stato d’assedio

In Israele l’Eurovision è un appuntamento molto seguito. Nel 2018 quando l’israeliana Netta Barzilai vinse la competizione canora migliaia di persone scesero in piazza a Tel Aviv per festeggiare. L’atmosfera oggi nel paese è molto diversa, ma rimane la grande …

«Riformare l’Unrwa? Un’illusione»

Scritto dal giornalista anglo-tedesco Alan Posener, il testo pubblicato il 24 aprile su Die Welt e intitolato Die Bundesregierung belügt sich selbst und uns, ossia “Il governo federale sta mentendo a se stesso e a noi” è molto severo con …

MEDIO ORIENTE – Iran minimizza presunto contrattacco d’Israele

La risposta d’Israele all’attacco iraniano è arrivata. Un sito militare nella città iraniana di Isfahan è stato colpito nella notte. E sembra che l’operazione sia da ricondurre a un’iniziativa di Gerusalemme. Ora la preoccupazione internazionale è per uno scontro aperto …

EUROPA – Nasce Enma, piattaforma unica contro l’antisemitismo

«Il 79% degli ebrei che ha subito atti di antisemitismo non li ha poi denunciati. Enma serve anche a questo. Se avremo successo, la comparabilità di dati transazionali sull’antisemitismo aiuterà anche i decisori nei paesi europei».
Con queste parole il …

SPORT – La leggenda del calcio iraniano
si schiera con Israele
«Siamo l’Iran, non la Repubblica islamica»

«Siamo l’Iran, non la Repubblica islamica». È una rivendicazione coraggiosa quella che l’ex leggenda del calcio iraniano Ali Karimi ha scritto ieri sul proprio profilo su X (l’ex Twitter), accompagnando lo status con l’immagine di due mani che si stringono: una con i colori della bandiera iraniana; l’altra con quelli della bandiera israeliana. Tutto il contrario, insomma, di quel che auspica il regime di Teheran. Ali Karimi, 45 anni, in attività era conosciuto come il «Maradona d’Asia». Un talento mai banale, capace di giocate sopraffine che avevano impressionato i grandi club europei e in particolare la dirigenza del Bayern Monaco, con cui a metà degli anni Duemila ha vinto un campionato tedesco e una Coppa di Germania. Dopo ben 125 presenze e 39 goal in nazionale, dopo il titolo di calciatore asiatico ottenuto nel 2004 e molti altri riconoscimenti, Ali Karimi conferma di essere un “campione” anche fuori dal campo. Quantomeno di coraggio, come ha più volte dimostrato in questi anni con ripetute prese di posizione a favore dei manifestanti anti-regime.