Di certo nel I secolo e.v. non esistevano smartphone con cui fare una foto da pubblicare un secondo dopo sui social. Per questo le incisioni sulla cosiddetta Pietra di Magdala, ritrovata nel sito archeologico sulle rive del lago di Tiberiade …
“Il Faraone mandò quindi a chiamare Yosèf. Lo trassero velocemente dal pozzo (dalla prigione), lo fecero radere e si cambiò i vestiti e venne dal Faraone”. (Bereshìt 41, 14).
È interessante notare che questo verso con cui si descrive l’uscita …
Il padre del terrorista responsabile della strage al centro disabili di San Bernardino rischia l’arresto. A riportarlo oggi è La Stampa, che l’aveva intervistato e che spiega come il padre di Syed Farook non avrebbe raccontato tutto ciò che …
Mentre assistiamo alle idiozie di un Donald Trump in cerca di visibilità come un tossicodipendente della propria dose quotidiana, cerchiamo di concentrarci sulle cose più serie.
Ho trovato molto importante l’incontro fra Netanyahu, Kerry e Hillary Clinton sul futuro di …
Desolante, grottesco squallore e spazio a un delirio che si pretende antisionista, ma che lascia facilmente trasparire le proprie radici ideologiche di odio antisemita. L’infame pubblicazione intitolata Sionismo: il vero nemico degli ebrei è approdata alla fiera romana della piccola …
“e mandò Giacobbe degli angeli davanti a sé”, per placare la sua ira, come è detto: “lodiamo (anche) il nemico malvagio per via della pace”.
E per quale motivo Giacobbe ebbe grande timore? Disse rav Shmuel bar Nachman: vieni e …
I territori perduti della nazione non sono lande desolate, luoghi lontani dove la Repubblica e i suoi valori non sono mai arrivati. Quei territori perduti sono nel cuore della Francia, nel cuore delle città, delle strade e delle scuole. Sono le banlieue, le periferie delle grandi città, abitate da una popolazione di immigrati musulmani, prevalentemente dai paesi del Maghreb, sempre più densa e sempre più restia a integrarsi. A definirle così è stato Georges Bensoussan, storico ebreo francese di origine marocchina, responsabile editoriale del Mémorial de la Shoah di Parigi, curatore nel 2002 del volume intitolato Les Territoires perdus de la République (I territori perduti della Repubblica), una denuncia contro i mali prima di tutto dell'istruzione ma in generale della società francese – la violenza, l'islamismo radicale, l'antisemitismo – di cui una nuova edizione è appena comparsa nelle librerie francesi.
La violenza terroristica di questi giorni, partorita dal radicalismo islamista, non fa altro che rilanciare alcune questioni di fondo: l’immigrazione musulmana, massiccia e continua, è integrabile nelle nostre società? Ed ancora, a quali condizioni siamo capaci di pensare noi stessi dinanzi ai cambiamenti collettivi che rischiano di soverchiarci? Esiste un problema di identità nazionale, repubblicana e, in caso affermativo, come va ridefinito il tema alla luce delle trasformazioni che, in linea generale, subiamo senza riuscire a gestirle?
Chanukkah, tempo di sufganiot, regali, luci, calorie ma soprattutto di musica. Se in Italia è difficile si vada oltre il repertorio classico che comprende Maoz Tzur e Sevivon Sov Sov Sov, in America l’avvicinarsi al 25 di Kislev (primo …
La foto campeggia sulla prima pagina della Repubblica. Sono gli auguri di buon Natale di una deputata repubblicana del Nevada, tutta la famiglia con la maglia rossa in posa davanti all’albero, ciascuno con il suo fucile più o meno potente, …