Io ergo Messia

ilana“Rav Nachman dice ‘Se è tra i vivi (il Messia), allora sono io. Perchè è detto: Il suo capo uscirà dal suo seno e il suo sovrano dalle sue proprie fila (Geremia)…’ Il Messia sono Io (Moi), essere Io è …

nome…

Nella Parashà di questa settimana, Tetzaveh, il nome di Moshè non compare mai. Il Bà’al Ha-Turìm spiega che ciò dipende dal fatto che Moshè, dimostrandosi pronto al sacrificio per difendere Israel dalla distruzione minacciata a seguito del vitello d’oro, ha …

eternità…

“…di prima spremitura per illuminare e far salire il lume eterno…” (Shemòt 27, 20). Ci fa notare il commento Toledòt Itzhàk, che la parola Katit – di prima spremitura, si può dividere in due parti. La seconda parte, ha come …

Moda e modi – Mizrahi, il genio ribelle

Schermata 02-2457436 alle 13.14.48“Non c’è nulla di importante nella vita se non il coraggio. Non c’è nulla di importante nella vita se non guardare in faccia quello di cui hai più paura e affrontarlo. Questo per me è tutto”.

Stilista amato dai premi …

Livelli di guardia
Tagliagole in vista

Lo sfogo scomposto di un tale che invoca il mio licenziamento con l’accusa di aver consentito la pubblicazione dell’opinione di un collaboratore esterno dove si offenderebbe, riportando parole di un suo rivale e di sua moglie, la memoria dello statista israeliano Moshe Dayan, impazza ora sui territori della demenza digitale. Ogni incitazione al linciaggio necessita di pesanti semplificazioni. E soprattutto impone di prendere in giro il pubblico. Le informazioni, i concetti vengono distorti, storpiati a piacimento per dimostrare quello che si vuole. Si punta su quelli che credono alle fandonie, che si lasciano suggestionare. Si mettono a tacere quelli che vanno a confrontare, a controllare. E si evita così di dire che l’argomento in questione è stranoto da decenni a tutta l’opinione pubblica israeliana. Si tace che quanto evocato in una libera opinione (che la redazione ha il dovere di pubblicare, ma non ha mai condiviso né evidentemente ha alcuna intenzione di condividere), è già apparso su molti autorevoli giornali e addirittura libri. Altrimenti bisognerebbe chiedere il licenziamento di alcuni fra i migliori giornalisti israeliani colpevoli solo di aver fatto il proprio lavoro. Quello che è a disposizione del lettore dei grandi quotidiani israeliani e che la cosiddetta intellighenzia nostrana legge avidamente a casa propria, va bene. Ma attenzione, che non finisca in mano ai comuni cittadini. Al lettore italiano, stando a questi giustizieri improvvisati, non deve assolutamente arrivare. Secondo la loro delirante pretesa il lettore italiano dovrebbe essere trattato come un minorato. Al lettore italiano deve bastare il manganello della propaganda e del social network. Il resto è meglio metterlo a tacere. Con le buone o con le cattive. Conoscere, ragionare, confrontarsi serenamente con le opinioni altrui, costruire mezzi di informazione liberi e autorevoli, non rientra nei piani dei tagliagole. La teoria secondo cui il lettore sarebbe un imbecille da tenere sotto tutela ha fatto il suo tempo. È un trattamento che nessuno dei nostri lettori merita. Una nuova stampa ebraica sta qui per dimostrarlo. Chi, con questi penosi tentativi di intimidazione, pretende il contrario, prima ancora che un farabutto è qualcuno che offende l’intelligenza degli ebrei italiani e dei loro amici. E nella grande democrazia di Israele, prima ancora che chiamato a rispondere delle sue malefatte, prima ancora che rimesso al proprio posto, sarebbe anche coperto dal ridicolo.
gv

Hollande, la nuova ministra
parla la lingua del dialogo

azoulay ministro culturaFino a qualche giorno fa non aveva un profilo Twitter e nessuna voce su Wikipedia.
È entrata a sorpresa nella scena politica francese, Audrey Azoulay, nominata dal presidente Francois Hollande nuovo ministro della Cultura e della Comunicazione.
Classe 1972, il …

Qui Roma – Ámos, dipingere l’inferno

Schermata 02-2457431 alle 12.24.32Raccontare l’impossibile, fermare sul foglio il trauma di un’epoca. È stata inaugurata ieri all’Accademia d’Ungheria di Roma la mostra “Imre Ámos, pittore dell’Apocalisse” che sarà possibile visitare fino al prossimo 13 marzo. Tre sale espositive raccontano l’universo di Ámos: definito …

Time Out – Scuola

funaroBisognerà leggere nel dettaglio le motivazioni del Tar di Bologna, ma se, da come raccontano i giornali, si è deciso di vietare le benedizioni pasquali nelle scuole pubbliche fuori dall’orario scolastico, forse non si è fatta la scelta più saggia. …