Al Salone del Libro con Pagine Ebraiche
A Torino, la cultura vince la sfida
“Ce l’abbiamo fatta. È la cosa che speravamo ma non eravamo sicuri di riuscire ad ottenere”. È con queste parole che Giovanna Milella, presidente del Salone Internazionale del Libro di Torino, ha aperto la conferenza stampa di chiusura della XXIX edizione. Un ringraziamento a editori, lettori e alle istituzioni che prima hanno fondato e poi sono arrivate a mettere in sicurezza la grande kermesse dopo un anno che sarebbe riduttivo definire travagliato. Ma il Salone è stato all’altezza della sua storia e delle aspettative di tutti nonostante le mille difficoltà, con più editori, più lettori, più libri venduti, e anche più incontri, presentazioni, conferenze. “Un Salone di grande civiltà e partecipazione”, per Milella, che ha voluto ringraziare particolarmente i giovani, “un esercito che ha collaborato alla riuscita di questa edizione”; notevole anche la partecipazione a distanza, grazie ai collegamenti e allo streaming che ha permesso di seguire una buona parte degli incontri, scelti non solo fra quelli più di richiamo. Il sindaco, Piero Fassino, ha voluto sottolineare come sia stato eccellente soprattutto il lavoro di squadra, “che ha visto protagonisti soprattutto Giovanna Milella ed Ernesto Ferrero, Presidente e Direttore del Salone”e tutti coloro che hanno accettato una sfida difficile ma appassionante. “Una sfida che, ancora una volta, ha colto l’obiettivo di un successo che fa bene a Torino e all’Italia. Siamo convinti che la strada intrapresa e la prova entusiasmante di questa edizione porteranno altri successi e altri traguardi, che fanno della cultura uno degli asset strategici per lo sviluppo di Torino e dell’intero Paese”. Rivolto al futuro anche il discorso del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino: “Attendiamo ora che si spenga l’eco di questi cinque giorni per cominciare a lavorare con determinazione alle edizioni future: vogliamo che il Salone continui a rappresentare, per il nostro territorio come per il nostro paese, il formidabile elemento di traino culturale e attrattività che negli anni ha dimostrato di essere”. E i numeri fanno eco alle parole: il XXIX Salone Internazionale del Libro di Torino ha chiuso con 126.406 biglietti venduti un incremento pari al 3,1 per cento rispetto al 2015 e un grandissimo successo per il biglietto ridotto serale che ha fatto registrare un incremento del 240 per cento dei biglietti staccati dopo le ore 18. La grande opera di Pistoletto, il simbolo dell’infinito costruito con migliaia di libri destinati al macero che era al centro del Padiglione 5, alla fine è stato “messo a disposizione” di tutti i presenti alla conferenza stampa di chiusura, che dopo averlo ammirato per cinque giorni lo hanno letteralmente preso d’assalto, ridando così lettori e una libreria dove invecchiare serenamente a migliaia e migliaia di pagine destinate alla distruzione, in una piccola festa simbolica che ha emozionato molti.
E anche lo spazio di Pagine Ebraiche è stato preso d’assalto: le migliaia di copie portate al Salone nonostante fossero di più dello scorso anno, sono terminate nella mattinata di lunedì, sia grazie all’ottimo lavoro del gruppo di giovani addetti alla distribuzione che ai numerosi appuntamenti dove è stato distribuito, a partire dal primo incontro organizzato dalla redazione nel giorno di apertura, e dedicato a Lingue e linguaggi, il tema del dossier speciale su traduzione e traduttori. Grande interesse anche per gli appuntamenti dedicati a Ronny Someck, uno dei più apprezzati poeti israeliani, e per l’ormai consueto appuntamento con laLezione Primo Levi dedicata quest’anno alla fantascienza, in attesa della prossima edizione, in ottobre. Grande curiosità e molte richieste di informazioni sono arrivate allo spazio di Pagine Ebraiche già prima dell’incontro organizzato nel giorno di chiusura per la storia di Payam Feili, il poeta iraniano rifugiatosi in Israele e protagonista della grande intervista pubblicata nel numero di aprile. La presentazione della traduzione del Talmud, già protagonista dell’incontro organizzato dal giornale dell’ebraismo italiano nel giorno di apertura del Salone (RILINK?) ha avuto un grande successo di pubblico, nella domenica in cui Maria Teresa Milano e Francesco Lotoro hanno presentato l’Antologia Musicale Concentrazionaria. Lunedì nonostante la complessità tecnica al pubblico del Salone è stata offerta da Pagine Ebraiche la testimonianza di Payam Feili che mentre venivano distribuite le ultime copie del giornale raccontava ai presenti la sua esperienza in Iran e la decisione di cercare libertà e democrazia in Israele. Un paese sotto assedio ma undicesimo nelle classifiche internazionali che registrano la felicità dei cittadini. Accerchiato dai nemici, da quei paesi arabi che ufficialmente non ne riconoscono la legittimità, ma capace di portare avanti, proprio con quelle nazioni, un’intelligente diplomazia sotterranea. A parlare di questi due aspetti, apparentemente in contraddizione tra loro, i relatori intervenuti per lapresentazione del libro di Ugo Volli, che hanno avuto un pubblico fitto di ascoltatori, così come successo di pubblico ha registrato l’iniziativa “Banco dei Libri Liberi” che si è tenuta in Piazzetta Primo Levi. Israele sarà di nuovo protagonista questa sera per l’incontro che si terrà al Centro Sociale della Comunità ebraica di Torino. Per “Non solo conflitto. Israele società viva”, la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sarà insieme a Daniela Fubini, collaboratrice di Pagine Ebraiche, per raccontare un paese reale, lontano dagli schemi dell’ideologia e della propaganda, dal lavoro dei manager specializzati nel collocamento di immigrati a elevata preparazione professionale e alto livello culturale, alla recentissima indagine sociologica dell’istituto PEW sulle dinamiche sociologiche israeliane. Una realtà viva, ricca, e in continua evoluzione, spaccati di una società complessa quanto affascinante che Sheva Eretz, il nuovo notiziario realizzato dalla redazione di Pagine Ebraiche, ha l’obiettivo di raccontare. Ultimo appuntamento collegato al Salone del Libro di Torino , che tornerà nel 2017 con la trentesima edizione, dal 18 al 22 di maggio. Appuntamento anche con la “solita inondazione biblica” di Pagine Ebraiche, naturalmente.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(17 maggio 2016)